Danza

“L’infinito del gesto”: dialogo con Virgilio Sieni

Il coreografo e danzatore Virgilio Sieni. © Umberto Visintini

Venerdì 5 luglio alle ore 18.30, la Fondazione Monte Verità ospiterà il danzatore e coreografo Virgilio Sieni in un dialogo con Riccardo Blumer dell’Accademia di Mendrisio. Questo incontro intende anticipare un progetto futuro con Sieni e l’Accademia del Gesto, fondata da lui nel 2007, che esplora il movimento come approccio conoscitivo del corpo in relazione con l’altro, con lo spazio, l’ambiente e la natura. L’Accademia del Gesto sviluppa percorsi cognitivi sul dialogo fisico-percettivo tra professionisti e cittadini, integrando il gesto, il paesaggio e l’arte.

L’esperienza dell’arte della danza su Monte Verità è stata pionieristica nel concepire il corpo in relazione allo spazio e alla natura, dove il gesto collettivo favorisce lo sviluppo della comunità e il senso di partecipazione. Nel 1913, Rudolf von Laban, coreografo e danzatore di origine ungherese, avviò i corsi estivi della sua Scuola d’Arte sulla collina asconese e, con artiste come Mary Wigman, Suzanne Perrottet e Sophie Tauber Arp, rese Monte Verità un punto di riferimento nel panorama tersicoreo moderno. Per Laban, la danza non era solo un atto estetico ma anche etico, coinvolgendo l’individuo nell’espressione corporea e promuovendo l’attenzione alla dimensione comunitaria che dall’espressione del singolo diventa corale.

Evocando il pensiero di Laban, secondo cui «ogni individuo è un danzatore», Virgilio Sieni rivolge la sua ricerca a tutti: cittadini, artisti, amatori, performer e persone con diverse abilità, invitandoli a sperimentare percorsi di trasmissione del gesto che legano la crescita individuale allo sviluppo della comunità, la memoria e la cura dei luoghi alla partecipazione attiva negli spazi urbani. L’approccio di Sieni si basa sulla condivisione di pratiche tra spazio e corpo, dove gli elementi primari del movimento – gravità, risonanza, trasmissione, ritmo, flusso, dinamiche e respiro – diventano la base per un’azione empatica e immersiva con l’ambiente. Si cerca lo spazio tattile sia individuale che condiviso, tra danze libere e comunità del gesto, promuovendo un’ecologia dell’abitare.

L’appuntamento promette di approfondire la funzione politica del gesto. Le declinazioni del movimento conducono sempre al “noi”, all’incontro e al riconoscimento nella moltitudine, favorendo la formazione della comunità. Il gesto libera altri gesti, creando territori di vicinato dialoganti. Il corpo è visto come un dispositivo poetico e tecnologico che salva. La ritualità dei gesti memorizzati ci guida alla scoperta di nuovi spazi, dove il gesto continua a emanare materia sottile, edificando forme possibili di amicizia. In dialogo con Riccardo Blumer, Virgilio Sieni rifletterà sull’urgenza della manualità e sullo spazio tattile come artigianato del divenire.

All’incontro seguirà un aperitivo vegetariano. La partecipazione è gratuita.

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