Lingua Madre: Quello che vede l’acqua
Per il palinsesto Lingua Madre, Capsule per il futuro, viene presentato Quello che vede l’acqua, giovedì 20 maggio online dalle ore 9:00.
Quello che vede l’acqua è una ricerca di fieldwork sulla città di Venezia oggi, e consiste nella raccolta di materiali sonori e visivi e tattili attraverso soprattutto il corpo e la danza su ciò che nuovamente emerge dai margini di questa città, prima della riabilitazione dei suoi flussi commerciali e produttivi al tempo-macchina del capitale neoliberale.
Al corpo-anima della cartolina da vendere, gli autori del progetto, la scrittrice Caterina Serra, la coreografa e danzatrice Annamaria Ajmone, il docente Stefano Tomassini e i performer e studenti magistrali IUAV Alessandro Conti, Danila Gambettola, Ginevra Ghironi, sostituiscono l’osservazione partecipata di un corpo articolare e sfuggente (e invendibile) della città.
Il progetto consiste in un video, in un podcast intitolato Trenodia per uno spaesamento, e in un libretto digitale.