Si è chiusa la nona edizione del LongLake Festival, che ha salutato il suo caloroso pubblico con i tradizionali appuntamenti per la Festa Nazionale lasciando un ricordo indelebile dell’estate cittadina. Con il suo fitto cartellone di appuntamenti, la manifestazione incrementa ulteriormente le presenze, con diverse centinaia di migliaia di partecipanti, tra pubblico locale e internazionale. Un risultato significativo, che premia l’impegno congiunto instaurato tra pubblico e privato nella realizzazione del cartellone, come le varie direzioni artistiche dei festival, che hanno saputo offrire una proposta di qualità garantendo una varietà straordinaria. In 38 giorni i diversi festival puntuali – Estival Jazz, Buskers, Wor(l)ds, ROAM, Festa Nazionale – e il festival di lunga durata LongLake Experience hanno dato vita ad uno dei più intensi open air urbani, ospitando nomi del panorama internazionale e proposte artistiche del territorio. Un’offerta particolarmente ricca, di qualità, in grado di richiamare un pubblico trasversale, di età e interessi eterogenei: dalla musica live dei generi più disparati, agli spettacoli teatrali, dalla poesia degli artisti di strada alle conferenze e agli incontri, dagli appuntamenti cinematografici a quelli danzanti, dalle proposte di arte urbana ai momenti dedicati ai bambini.
Già nel weekend inaugurale il Festival ha registrato il tutto esaurito grazie al concerto del cantautore romano Francesco De Gregori che con il suo carisma ha trascinato una folla entusiasta in Piazza della Riforma. Il weekend successivo è toccato a Estival Jazz (04 – 06.07) con un’edizione entusiasmante. Con tre serate sviluppatesi in Piazza della Riforma, contraddistinte da un ventaglio di ospiti di grande qualità, il Jazz è tornato con impeto e autorevolezza a occupare il palco nelle sue declinazioni più moderne, trascinanti ma anche tradizionali. Piazza stracolma, musica coinvolgente che ha conquistato l’entusiasmo di decine di migliaia di spettatori: almeno cinquantamila, secondo la stima degli organizzatori. Si è conclusa con grandissimo successo anche la nona edizione del Wor(l)ds Festival. Con i suoi 21 appuntamenti tra conferenze, spettacoli, concerti e laboratori, la rassegna culturale del LongLake Festival ha incantato e ispirato le menti e toccato i cuori del pubblico. Dal 5 al 14 luglio, si sono svolti gli appuntamenti del Wor(l)ds Festival nella poetica location del Parco Ciani. I grandi nomi, le scelte tematiche suggestive e il bel tempo hanno contribuito all’ottima riuscita del festival sempre più apprezzato dal pubblico.
Il Lugano Buskers Festival (17 – 21.07) ha colpito ancora e si conferma come punto di riferimento nella costellazione dei festival internazionali dedicati all’arte di strada. Cinque giorni di performance, un centinaio di artisti, una ventina di palcoscenici “improvvisati” e ben oltre cinquantamila presenze: queste le cifre di un’edizione che si è dimostrata memorabile. Sarebbe però riduttivo associare il Buskers Festival solo alle cifre; il punto forte di questa piccola magia è rappresentata dall’atmosfera unica che si crea, fatta di stupore, dei sorrisi sinceri del pubblico e della gratitudine di artisti e ospiti. Successo anche per il ROAM Festival, che dal 25 al 27 luglio ha presentato un programma di prestigio e di scoperta, con tre appuntamenti dedicati al meglio della musica alternativa internazionale. Il Festival ha innestato una lineup di assoluto livello mondiale nello scenario naturale e “selvaggio” del Boschetto Ciani, ospitando le principali stelle della scena electro pop, alternative e world del momento, fra cui Metronomy, Apparat e White Lies. Questa “vertebra” di LongLake si è dimostrata nuovamente un elemento di forte richiamo per il pubblico proveniente dal resto della Svizzera e da oltre confine, regalando alla già fortunata cornice del Parco Ciani un elemento di assoluta originalità. Hanno chiuso il programma gli eventi della Festa Nazionale, che tra momenti ufficiali, proposte gastronomiche e i tradizionali fuochi d’artificio hanno celebrato il 1 agosto nel migliore dei modi.
Ma ciò che ha accompagnato ognuna delle 38 giornate e serate di festival è stata anche la “neonata” LongLake Experience, il cappello che racchiude le molteplici proposte a lunga durata della manifestazione estiva. Tra queste l’apprezzatissimo Family Festival che, giunto alla nona edizione, ha riscontrato un successo oltre le aspettative. Per un mese intero la hall del Palazzo dei Congressi e il parco circostante, allestiti con un bellissimo villaggio per bambini con tanti giochi messi a disposizione gratuitamente, sono stati letteralmente presi d’assalto dalle famiglie che hanno preso parte agli oltre 50 appuntamenti in cartellone, dai teatri per l’infanzia, agli appuntamenti musicali, dalle letture alle proiezioni cinematografiche, fino alle narrazioni e ai laboratori. I tre week-end danzanti della sezione Dance, con balli latino americani, hip-hop ewackin’ e tanto altro hanno anch’essi richiamato numerosi ballerini e amatori riempiendo puntualmente Piazza Manzoni e Rivetta Tell. Anche la World Music ha saputo allietare le serate estive di turisti e cittadini, grazie ai diversi concerti organizzati a Rivetta Tell e a Piazza Luini, nel contesto di LAC en plein air. Riscontro positivo per la musica Classica, il cui pubblico di fedeli appassionati ed estimatori del genere è accorso numeroso ai diversi concerti. Senza dimenticare l’Urban Art Festival, che con le sue installazioni e iniziative artistiche ha valorizzato diversi spazi cittadini, mettendo in relazione i passanti con lo spazio urbano.
Non sono mancate le partecipazioni alle proiezioni cinematografiche al Lido di Lugano, agli incontri culturali di Look&Listen, alle proposte musicali e gastronomiche Folk, alle manifestazioni sportive, agli appuntamenti dello Street Food e alle svariate proposte Mediterranean “da vivere” in città come il Mojito, i diversi lidi cittadini e Lugano Marittima. Proprio quest’ultima ha registrato un successo oltre le aspettative fin dal primo giorno di apertura. Il villaggetto lacustre vista “mare” ha richiamato diverse centinaia di avventori ogni sera, un successo folgorante, tanto da diventare una meta anche per molte persone provenienti dalla Lombardia e desiderose di passare qualche ora sul «Lago Adriatico».
Roberto Badaracco, Capo Dicastero cultura sport ed eventi: “Anche questa edizione del LongLake Festival è giunta al termine, ma le sue tracce rimarranno impresse nella nostra memoria ancora a lungo. È questo che fanno i grandi eventi quando hanno successo: non si limitano a un picco di entusiasmo estemporaneo, ma lasciano una traccia indelebile del loro passaggio. LongLake è l’immagine di una città moderna, vivace, cosciente della propria storia e identità mache sa aprirsi al mondo ogni volta con rinnovato slancio. Cittadini e turisti hanno condiviso fianco a fianco tutto lo spettro di sensazioni che i festival e le sezioni di LongLake hanno proposto in oltre un mese. Grandi appuntamenti e piccole esperienze di qualità, frutto del lavoro congiunto fra Città e privati. Un contesto in cui Lugano non è mai scenario passivo ma oggetto e soggetto del festival, in cui gli eventi si adattano alle diverse location e le valorizzano, restituendoci ogni voltal’immagine di una città nuova e sorprendente”.
Soddisfazione anche per tutto lo staff organizzativo e per Claudio Chiapparino, direttore del Festival LongLake e della Divisione eventi e congressi: “LongLake Festival vuole continuare a contribuire, unitamente a ospiti e cittadini, ad artisti e organizzatori, a una Lugano creativa e cordiale. Che il lungolago e tutti i suoi scenari, diversi e complementari fra loro, mettano le ali alla nostra voglia di condivisione. Esperienze da vivere insieme, con uno sguardo che parte dalla nostra città per guardare lontano.”
LongLake Festival vi dà appuntamento per la sua decima edizione in programma dal 25 giugno al 2 agosto 2020!