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L’ottava edizione del Film Festival Diritti Umani Lugano

L’ottava edizione di Film Festival Diritti Umani Lugano (FFDUL) si terrà dal 13 al 17 ottobre: cinque giorni dedicati ad un viaggio non solo cinematografico, ma anche di approfondimento tra i temi portati in sala, grazie ai forum e agli ospiti che arriveranno da tutto il mondo. FFDUL continua ad amplificare la voce di chi nel mondo combatte per i propri diritti attraverso il linguaggio della settima arte, grazie all’attenta selezione di titoli sotto la direzione di Antonio Prata e con la presidenza di Roberto Pomari. In programma 29 proiezioni, tra cui 5 corti e 7 prime svizzere (Fighter di Jéro Yun, Green Bank Pastoral di Federico Urdaneta, Santiago Rising di Nick Mac William, Tantas Almas di Nicolàs Rincòn Gilles, il cortometraggio Recoding Art di Bruno Moreschi e Gabriel Pereira, Off Sides di Rozálie Kohoutová e Bosco di Alicia Caro Mendini).

I centri nevralgici saranno le tradizionali sedi del Cinema Corso e del Cinema Iride di Lugano, presso cui sarà possibile vedere tutti i film in programma, nel pieno rispetto delle normative anti-Covid. Le questioni legate ai diritti e alla dignità umana raccontate sullo schermo diventeranno oggetto dei numerosi Forum di approfondimento che caratterizzano il FFDUL. Dopo ogni proiezione, sul palco si alterneranno gli esperti dei temi narrati nei film, insieme ai registi e ai protagonisti delle storie appena viste. Un dialogo aperto anche al pubblico del festival.

Tante anche le proiezioni sulla piattaforma del Festival (www.festivaldirittiumani.stream), dove verranno resi disponibili in prima visione, solo online, Off sides di Rozálie Kohoutová e Tomáš Boiar e il Bosco di Alicia Caro Mendini. Inoltre, sulla piattaforma, verranno inseriti giornalmente dei contenuti extra, come incontri e interviste.

Il premio Diritti Umani per l’autore sarà assegnato al regista rumeno Alexander Nanau, presente al festival con Collective, nominato agli Oscar 2021. «Collective è un film che si dimostra estremamente attuale, a maggior ragione alla luce di questi due anni di pandemia in cui la gestione della sanità di molti governi è stata spesso messa in discussione, dimostrando i suoi limiti e la sua fragilità», afferma Antonio Prata. «Evidenzia inoltre la rilevanza e il valore imprescindibile di un’informazione libera, che non ha paura del potere e che indaga in nome della verità e della giustizia». Il festival omaggia Nanau proponendo anche il suo Toto and his sisters: all’incontro interverrà il regista per dialogare con il pubblico.

Saranno molti e sfaccettati i temi affrontati durante questa edizione del FFDUL; tra questi, il tema della libertà di espressione, di stampa e di informazione e le conseguenti intimidazioni e minacce; il rapporto tra noi e il potere, nelle sue diverse forme, considerando i vari punti di vista di chi ne abusa, di chi lo subisce, di chi lo cerca a tutti i costi incurante dei bisogni della società; l’Afghanistan e le sue donne che subiscono più di tutti le conseguenze oppressive e violente del regime; il tema dell’emigrazione e dei popoli che rischiano di venire oscurati dai conflitti e dall’occupazione politica o militare.

Le giornate del festival saranno animate dalla presenza di molti ospiti cinematografici e non. Si comincerà con la protagonista di Sous La Peau Effie Alexandra Nolasco, che incontrerà gli studenti per la prima proiezione del programma per le scuole (a causa delle normative di sicurezza, tutte le proiezioni per le scuole saranno riservate ai soli studenti, ma sarà comunque possibile, durante i giorni di festival, per il pubblico vedere alcuni film dell’area scuole). Arriverà poi il regista premiato dal FFDUL, Alexander Nanau e poco dopo sarà la volta dell’autore ucraino Oleg Sentsov, a Lugano per presentare il suo distopico Numbers. Gianluca Monnier e Andrèè Julika Tavares, registi di Holy Higway ci parleranno del loro film ambientato a Goa e di un discusso cantiere autostradale che ha distrutto 7 km di foreste e tagliato a metà interi villaggi, mentre la regista georgiana Salomè Jashi sarà presente alla proiezione del suo Taming the Garden. Arriverà poi il momento di incontrare il siriano Feras Fayyad in contemporanea alla proiezione del suo The Cave, mentre durante l’ultima giornata di festival, Inma Zanoguera, protagonista di Running Home, racconterà la corsa verso le sue origini tra il popolo dei Saharawi. Al dibattito parteciperanno Giulia Olmi, coordinatrice progetti Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli (CISP) in Algeria e campi rifugiati saharawi e Gianfranco Fattorini, coordinatore gruppo di appoggio di Ginevra, con la moderazione della giurista e attivista Lucia Tràmer. Chiara Fanetti, giornalista culturale e curatrice del focus “Diritti e Tecnologia” – nuovo appuntamento, che si vorrebbe ripetere in ogni edizione futura – incontrerà Gabriele Balbi professore associato di Media Studies all’Istituto di Media e Giornalismo e Tommaso Pagani, ingegnere responsabile settore metrologia delle antenne di telefonia mobile Istituto Sistemi ed Elettronica applicata SUPSI, ma anche numerosi altri esperti. In occasione di Santiago Rising (di Nick MacWilliam) il festival ospiterà Liliana Garcia Sosa, Direttrice Commissione Diritti Umani del Cile, insieme ai giornalisti Gianpiero Kesten e Monica Bonetti per il dibattito Un risveglio collettivo all’insegna della dignità.

Nel 2021 FFDUL inaugura inoltre la collaborazione ufficiale con l’USI: nella prima giornata di festival verrà infatti proiettato Midnight traveller di Hasan Fazili, regista afgano premiato nel 2019 con il Premio per i Diritti Umani per l’Autore per questo racconto terribilmente attuale della sua fuga dal paese con la famiglia, dopo le minacce ricevute dai Talebani. Si rinnova inoltre la collaborazione tra FFDUL e DFAE che troverà luogo di incontro durante una riflessione, sempre ospitata negli spazi dell’USI dal titolo La libertà dei media e la libertà di espressione hanno ancora un futuro in un mondo ipercontrollato?. Il punto di vista cinematografico verrà offerto dal documentario A dark place – un luogo oscuro di Javier Luque.

I biglietti per i film del FFDUL sono disponibili in prevendita sulla piattaforma www.biglietteria.ch. Ulteriori informazioni sul sito www.festivaldirittiumani.ch

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