L’incontro di ieri alla Casa della Letteratura ha affrontato una delle opere più ciclopiche del Novecento, e forse tra le più enigmatiche: l’Ulisse, “il maledetto romanzaccione” come lo ha definito lo stesso Joyce. A farci da guida, negli aspetti della nuova traduzione, Alessandro Ceni, che prima di essere un traduttore è un poeta. Un incontro davvero arricchente e ben orchestrato da Massimo Gezzi, che ha presentato Ceni ricordando i molti classici da lui affrontati precedentemente, il meglio della letteratura inglese e americana: Stevenson, Poe, Coleridge, Melville, Milton, Poe, Durrell, Keats, Byron, Emerson (per citarne solo alcuni).
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