La diciassettesima edizione di ChiassoLetteraria dal 9 al 14 maggio 2023, avrà come titolo L’ultimo spenga la luce e sarà dedicata al tema della dissidenza. Un’edizione a vocazione cosmopolita e plurilingue che vedrà confrontarsi scrittrici e scrittori da tutto il mondo che incarnano, nella loro stessa biografia, l’incontro e la mescolanza, a volte subita, a volte anelata, a volte semplicemente vissuta, tra popoli e culture.
Ispirato a un graffito berlinese – “Der Letzte macht das Licht aus” – che ha accompagnato la caduta del muro, il titolo rimanda al tema della dissidenza, dell’opposizione consapevole ai totalitarismi, della via nonviolenta in difesa dei diritti delle persone e del pianeta. A volte si raggiunge un punto in cui non è più possibile trasformare la realtà. Bisogna allora abbandonare quella vecchia e crearne una nuova. La dissidenza è anche ragione d’essere di certa (grande) letteratura, in contrasto con i modelli dominanti. ChiassoLetteraria vuole così rendere omaggio ai tanti autori e autrici che con la loro scrittura e il loro impegno lottano senza compromessi per un mondo migliore e per maggiore equità e giustizia. Se la dissidenza dei cuori è iniziata, sarà lei a salvare il mondo. Il tema della dissidenza sarà investigato dal punto di vista socio-politico, ecologico, culturale, letterario ed esistenziale grazie alla partecipazione di una trentina di esponenti del mondo della letteratura, della saggistica, dell’arte e della musica.
Il tema della dissidenza sarà investigato con una “dissidente scrittrice” come la premio Nobel per la pace Shirin Ebadi (12 maggio), ma anche con alcuni “scrittori dissidenti” come il russo Mikhail Shishkin (14 maggio) e l’iracheno Hassan Blasim (14 maggio). Shishkin è uno dei massimi scrittori russi (gli sono stati attribuiti i tre principali premi letterari russi). A causa delle sue posizioni apertamente critiche verso la politica interna ed estera di Vladimir Putin non può fare rientro nel suo paese d’origine, se non a rischio della vita. Blasim, poeta, scrittore e regista, è considerato tra i massimi scrittori viventi di lingua araba (Il cristo iracheno, Allah 99 per Utopia Editore). Per i toni irriverenti e critici, le sue opere sono spesso bandite nel mondo arabo. Nel 2004, in seguito ai problemi scaturiti dal suo film Wounded Camera è costretto a lasciare l’Iraq per riparare in Finlandia dove vive. Il tema della dissidenza come atto di sottrazione alle logiche di dominazione e sfruttamento del mercato del lavoro sarà oggetto della conversazione tra l’economista Christian Marazzi e la sociologa Francesca Coin, di cui verrà presentato in anteprima il saggio sul tema delle “grandi dimissioni” in uscita per Einaudi (12 maggio).
La letteratura americana d’autore vedrà intervenire Jeff VanderMeer (unico incontro on-line, in collegamento dalla Florida). Capostipite del genere new weird, è considerato uno dei massimi autori viventi di ecofiction, letteratura fantastica, fantascientifica, ma molto verosimile e attenta ai cambiamenti sociopolitici ed ecologici. Molto noto per Trilogia dell’area X, dal cui capitolo Annihilation è stato tratto l’omonimo film con Natalie Portman, ha ricevuto i principali premi di fantascienza, tra cui il BSFA Award e il World Fantasy Award. Scrive per numerose testate tra cui il “New York Times”, il “Guardian” e il “Washington Post”.
Sarà anche un’edizione con ampio spazio alla poesia. Ospite d’eccezione sarà il plurilaureato poeta e musicista inglese d’origine caraibica Roger Robinson in un incontro con il poeta ticinese Vanni Bianconi (13 maggio), in occasione della presentazione – prima in lingua italiana alla presenza dell’autore – di Un Paradiso Portatile, con i quali si è aggiudicato il premio T.S.Eliot e il Royal Society of Literature’s Ondaatje Prize. Appuntamento immancabile è la consueta, ma ogni volta rinnovata, “carta bianca” a Fabio Pusterla con i poeti Massimo Gezzi, Paola Loreto e Gabriel Del Sarto (14 maggio), tra le voci affermate della scena poetica di lingua italiana. Un terzo incontro vedrà protagoniste due poete di rilievo della realtà svizzero-italiana e non solo: Prisca Agustoni (Premio svizzero di letteratura 2023) e Laura Di Corcia (sabato 13 maggio).
Saranno presenti alcuni tra gli autori più interessanti del panorama letterario italiano come Andrea Donaera e Olga Campofreda (che interverranno in uno speciale del programma “Alice” di Rete Due della RSI in diretta dal festival, con contrappunti musicali di Claudio Farinone, chitarre, e Fausto Beccalossi, fisarmonica, 13 maggio). Entrambi editi da NN editore, Andrea Donaera si è distinto dapprima come poeta e quindi come scrittore, grazie in particolare a Io sono la bestia, che è diventato un vero e proprio caso letterario; mentre Olga Campofreda si sta profilando come una delle rivelazioni della stagione letteraria 2023, grazie al romanzo Ragazze perbene, che narra di una giovane che, a caro prezzo, lascia il Sud per potersi emancipare e realizzare. Inoltre saranno presenti due autori di culto come Viola di Grado e Daniele Mencarelli. Viola Di Grado, scrittrice e orientalista, è autrice di grande inventiva e di successi di critica e di pubblico come Settanta acrilico trenta lana (premio Campiello Opera Prima), Cuore cavo, Bambini di ferro e il recente Fame blu. Mencarelli è indubbiamente tra gli scrittori più amati per franchezza di tono e grazia di scrittura. Il suo Tutto chiede salvezza è tra le opere più significative pubblicate recentemente (non a caso Netflix ne ha tratto una serie tv di grande seguito) e sarà protagonista a Chiasso (14 maggio), unitamente al recente Fame d’aria, sul risentimento di un cinquantenne in viaggio con il figlio autistico.
Sono poi previsti due “doppi incontri” che renderanno conto della vivacità e della pluralità della scena letteraria svizzera, così come delle sue molte origini (nel presente caso anche da Oltre cortina). Il primo (14 maggio), in collaborazione con Viceversa Letteratura, vede protagonisti la scrittrice d’origine ungherese Zsuzsanna Gahse (Gran Premio svizzero di letteratura 2019), fuggita da bambina dopo la repressione della rivolta ungherese e una delle massime scrittrici svizzere viventi, e la scrittrice, poetessa e traduttrice Anna Ruchat (Premio svizzero di letteratura 2019). Il secondo ci mostra come la letteratura svizzera possa essere anche contraddistinta da humour e critica sferzanti e vede come ospiti lo scrittore, paroliere, drammaturgo e giornalista vodese Eugène e la friborghese Isabelle Flükiger (13 maggio). D’origine rumena, Eugène si è aggiudicato il premio svizzero di letteratura 2023 per Lettre à mon dictateur, con cui si rivolge a Nicolae Ceaușescu per raccontargli del suo percorso al di là della cortina di ferro e dell’arrivo in Svizzera. Flükiger è autrice attenta ai temi sociali, come l’integrazione, che tratta con humour, mescolando accusa e auto-ironia Con Retour dans l’Est percorre l’itinerario inverso di Eugène. Da ultimo, l’antropologo e scrittore Antoine Rubin, che ha pubblicato diverse opere di finzione e saggi sul ritiro sociale, l’eremitaggio e la mistica della foresta. A ChiassoLetteraria, assieme al collettivo Veau Biche Ours, presenterà la performance di spoken word e musica “Bleu Lynx” (12 maggio).
La letteratura per ragazzi sarà oggetto di un incontro (12 maggio) con Francesco D’Adamo (Storia di Iqbal, Antigone sta nell’ultimo banco), mentre la letteratura per bambini sarà protagonista di due atelier dedicati proprio a loro con Cristina Petit, illustratrice, insegnante di scuola primaria, studiosa, formatrice e blogger. Si comincia sabato 13 maggio, dalle 16 alle 18, con “Sicuro di avere paura del lupo?”. Gli incontri proseguono domenica 14 maggio, dalle 15 alle 17, con “Chi ho la fortuna di incontrare in ascensore?”. Petit terrà anche il work-shop: “Missione possibile: Quali sono i benefici della lettura ad alta voce fin da piccolissimi? – Strategie e suggerimenti per orientarsi nel panorama editoriale per l’infanzia”.
A chiudere l’edizione 2023 del festival sarà la pluripremiata scrittrice italiana d’origine somala Igiaba Scego, una delle autrici più interessanti della letteratura italiana contemporanea e capostipite delle autrici italiane d’origine africana. Scrittrice molto impegnata nel dibattito pubblico sul tema dei diritti dei migranti e dei loro figli, con la sua scrittura mira a contrastare stereotipi e luoghi comuni sulla migrazione. Per la prima volta nella Svizzera italiana, presenterà Cassandra a Mogadiscio, suo ultimo romanzo pubblicato recentemente per Bompiani (e nella dozzina finale del Premio Strega).
Eventi collaterali
Un appuntamento imperdibile – martedì 9 maggio, 20.45 – sarà quello del concerto di The Tigeer Lillies, band inglese underground e di culto, con il loro sound unico, che miscela la magia macabra della Berlino prebellica con la graffiante frangia del punk, il burlesco degli Anni trenta e la music hall inglese. A ChiassoLetteraria presenteranno il loro concerto antologico “From the Circus to the Cemetery” (The Best Of). Mercoledì 10 maggio (ore 20.30 al Centro Commerciale Professionale di Chiasso) un incontro verrà dedicato a Sherko Bekas (1940-2013), il maggiore poeta curdo, attivo nel Movimento di Liberazione curda a partire dal 1965 ed esule in Svezia per gran parte della sua vita, di cui viene presentato in anteprima il poema Il cimitero dei lumi (a cura di Jamal Zandi), con cui testimonia il dramma di una nazione e del suo popolo, oggetto del genocidio da parte di Saddam Hussein. Giovedì 11 maggio, alle ore 18.00 (all’Osteria Vignetta a Mendrisio) spazio a Che Festa sia! Dissi_Dance, l’apéro danzante con DJ RABA (alias Nicola Albertoni, Rete Tre), che “suonerà” solo vinili lasciandosi ispirare dal tema di ChiassoLetteraria (la dissidenza) a cui si aggiungeranno incursioni danzanti. In collaborazione con Festa danzante. Sempre giovedì, alle 20.45, al Cinema Multisala a Mendrisio, la letteratura svizzera sarà abbordata con un evento speciale dedicato alla scrittrice, pittrice e prostituta Grisélidis Réal, attivista per i diritti delle prostitute, di cui verrà ripercorsa la mirabolante produzione letteraria nonché la sua militanza. La serata vedrà la proiezione del documentario Belle de nuit – Grisélidis Réal, autoportraits della regista Marie-Eve de Grave e l’intervento di Fabien Dubosson (Archivio svizzero di Letteratura) e di Jehane Zouyene (Centro Grisélidis Réal dell’associazione Aspasie). Per chi non la conosce, si tratterà di una rivelazione imperdibile. Sabato 13 maggio andrà in scena Alfabeto delle emozioni di Stefano Massini (spettacolo organizzato dal Cinema Teatro di Chiasso), il primo autore teatrale italiano ad aver vinto nel 2022 per la sua Lehman Trilogy ben 5 Tony Award. Qualcosa sui Lehman è stato un successo planetario (tradotto in 27 lingue e rappresentato in oltre 30 paesi). Dal 2015 è una delle principali firme di “la Repubblica”. Lo spettacolo sarà un viaggio profondissimo e ironico al tempo stesso nel labirinto del nostro sentire e sentirci. In un immaginario alfabeto in cui ogni lettera è un’emozione (P come Paura, F come Felicità, M come Malinconia…), Massini trascina il pubblico in un susseguirsi di storie e di esempi irresistibili, con l’obiettivo unico di chiamare per nome ciò che ci muove da dentro.
Nell’ambito di ChiassoLetteraria si terrà anche Impressioni – Simposio sulla produzione culturale ai margini il 14 maggio 2023 a Spazio Lampo, dalle 10.30. Inoltre, dal 10 maggio alle ore 17, in via Dante Alighieri 9, a pochi passi dal m.a.x. museo, sei artisti e artigiani – Valerio Abate, Yuri Bedulli, Antonia Boschetti, Alessandro Mazzoni, Antinea Peruch, Bajdir Shatrolli – aprono le porte del proprio studio. L’esposizione interpreta la “dissidenza” attraverso supporti e sensibilità differenti: pittura, scultura e installazione si offrono alla fruizione del pubblico di ChiassoLetteraria. Si segnala infine che l’Associazione Biennale dell’immagine propone un percorso fotografico nei dintorni del Centro Culturale di Chiasso che, con immagini affisse sui muri, accompagnerà il pubblico durante il festival. L’esposizione ruota attorno a tre lavori fotografici – Hugo Weber, Angelo Leonardo, Alex Zoboli – che si occupano di indagare i diversi livelli di consapevolezza che esistono in chi abita quotidianamente il concetto di dissidenza. La mostra è visibile nei giorni del festival liberamente.