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Marco Carminati racconta Bernini, genio barocco

Chiude il programma della diciottesima edizione di Zelbio Cult, curata da Armando Besio, l’appuntamento di domenica 17 agosto alle ore 21.00 con Marco Carminati, che condurrà una lectio con proiezioni dal titolo L’insostenibile leggerezza del marmo, dedicata a uno dei monumenti dell’arte italiana: Gian Lorenzo Bernini.  Lo chiamavano “padrone del mondo”, e se gli chiedevano di realizzare qualche opera d’arte lui rispondeva: “Non parlatemi di nulla che sia piccolo!”

Artista geniale, poliedrico e multiforme, protagonista della cultura figurativa barocca italiana, Gian Lorenzo Bernini (1598-1680) continua a influenzare, nei secoli, artisti di tutto il mondo: ha lavorato al servizio di sette Papi e per il re di Francia e soprattutto, senza porre limiti alle sue competenze (è stato architetto, scultore, pittore e urbanista, ma anche scenografo, commediografo e costumista). La sua arte scultorea è caratterizzata da potenti virtuosismi tecnici e da una scenografica espressività: tra le sue mani, il marmo diventa un materiale malleabile, come la cera, trasformandosi in sculture celeberrime come l’Apollo e Dafne dalla Galleria Borghese.

Marco Carminati, storico dell’arte e giornalista professionista, ha lavorato all’inserto culturale “Domenica” del Sole 24 Ore e dal 2020 al 2023 ne è stato caporedattore responsabile. Laureato in storia dell’arte medievale e moderna all’Università Cattolica di Milano, ha condotto su Radio 24 la trasmissione “Luoghi d’arte”, dedicata alla scoperta delle meraviglie artistiche dell’Italia. Sul fronte della ricerca, ha approfondito la storia della pittura e della miniatura del Rinascimento, con alcune pubblicazioni in materia, dedicate a “Piero della Francesca” (Electa), alla “Gioconda di Leonardo da Vinci” (Silvana Editoriale), al pittore “Cesare da Sesto, 1477-1523” (Jandi Sapi), e al miniatore “Maestro BF” (Edizione Cardano).  Numerose le pubblicazioni inerenti al mondo dell’arte: vincitore della prima edizione del Premio Viareggio per il Giornalismo (2007) per l’articolo nel quale si annunciava il ritrovamento a Milano dell’atto di battesimo di Caravaggio; vincitore del Premio Pasquale Rotondi (sezione comunicazione, 2011) conferito a chi si è distinto nella difesa e promozione del patrimonio artistico nazionale. Dal 1999 collabora attivamente alle iniziative didattiche del FAI, Fondo per l’ambiente Italiano, degli Amici di Brera e degli Amici del Museo Poldi Pezzoli. Nel 2018 è stato nominato Accademico Onorario dell’Accademia di Belle Arti di Perugia e da qualche anno partecipa agli incontri d’arte organizzati nell’ambito della Sagra Musicale Umbra.Dal 2023 è Vicepresidente dell’Associazione degli Amici di Brera.

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