Commento

Marco, uno di noi: il ricordo di Paolo Beltraminelli

L’incredulità e la commozione sono ancora così grandi che non è facile scrivere a caldo un ricordo di Marco Borradori, il Consigliere di Stato prima e poi il Sindaco di tutti, con un’umanità fuori dal comune, per me prima di tutto un amico.

L’ho conosciuto ai tempi del liceo, era un ragazzo molto riservato, timido, un talento nel tennis da tavolo che primeggiava a livello nazionale. Chiacchieravamo volentieri assieme. Non parlavamo di politica, non eravamo così interessati, non avrei mai pensato che diventasse il politico più popolare del Cantone, capace di raccogliere voti da tutte le aree politiche.

Le nostre strade si sono poi incontrate in un lungo percorso politico, iniziato praticamente assieme negli anni ’90, gli anni della nascita dirompente della Lega, che ha rivoluzionato il mondo politico ticinese. Fu proprio quella rivoluzione fuori dagli schemi che ha convinto Marco a lanciarsi in politica. La Lega non istituzionale che scuoteva il mondo politico aveva bisogno di una figura istituzionale, affidabile, familiare, credibile, che facesse accettare il movimento in Consiglio di Stato. Marco era la figura ideale e Giuliano Bignasca lo capì immediatamente. Non legato ad un partito ma ben radicato e conosciuto nel Cantone era il contraltare di Flavio Maspoli, così diversi i due, così complementari. Così quasi per caso Marco divenne politico.

Nelle elezioni per il Governo del 1995 doveva essere eletto Maspoli ma Borradori, con la sua gentilezza, il suo sorriso, la sua affabilità conquistò i ticinesi. Grazie a lui la Lega entrò in governo e Marco divenne una vera stella della politica cantonale. Rimase in Consiglio di Stato per 18 anni superando ogni difficoltà; ricordo la storia infinita legata al termovalorizzatore poi costruito a Giubiasco, per citare uno dei suoi successi. Nel 2013 decise di sfidare Giorgio Giudici a Lugano, che pareva inattaccabile, diventando sindaco della mia Città, sugellando così una carriera incredibile. Marco non prevaricava mai, aveva una pazienza infinita, sempre gentile con tutti, pronto all’ascolto e sorridente, trovava sempre le parole giuste e aveva la capacità davvero unica di trovare il consenso anche nelle situazioni più difficili. Era credibile perché mai sopra le righe e sempre volto alla ricerca di soluzioni praticabili.

Non ha mai fatto politica per interessi personali e questo gli è sempre stato riconosciuto. Spesso si trovava in disaccordo con la Lega: ricordo quante volte il suo partito gli votava contro su molti oggetti in Gran Consiglio. Ma mai nessuno l’ha messo in discussione, era davvero al di sopra delle parti. Negli ultimi tempi l’ho visto affaticato, le vicende luganesi gli pesavano come un macigno, lui tessitore di consensi sentiva che i tempi politici stavano cambiando. Ma ha continuato a lottare con caparbietà e risolutezza lasciando un po’ da parte la sua proverbiale gentilezza. Marco non aveva una sua famiglia, la sua famiglia era la gente, i cittadini e le cittadine, che vedevano in lui una figura di riferimento, un confidente, un amico prima del politico, ancora di più in questi tempi così difficili. Per molti giovani Marco Borradori è sempre esistito, c’è sempre stato, era davvero intergenerazionale, si lasciava fotografare volentieri con tutti. Significativo andare a guardare il suo ricordo di molti cittadini sui social… Marco uno di noi! Lo incontravi ovunque, di mattina, di giorno, di sera e anche di notte. Lo diceva lui stesso che non aveva bisogno di dormire molto, era sempre in buona salute. Anche per questo ora siamo tutti sgomenti.

Marco era un grande amante della cultura, del teatro, del cinema, dei concerti, avrebbe diretto molto volentieri il DECS. Ma amava anche gli sport popolari, come la corsa a piedi e il nuoto. Quante sfide assieme alla Stralugano o alla traversata a nuoto del lago di Lugano. Il destino beffardo gli ha impedito di partecipare ad un suo sogno sportivo, la maratona di New York, in programma nel mese di novembre, alla quale doveva partecipare già l’anno scorso, ma fu annullata a causa del Covid. Ci vorrà del tempo per elaborare il lutto, Lugano non era pronta, noi tutti non eravamo pronti, ci mancherà, ma resterà nei nostri cuori.

Buon viaggio caro Marco e grazie per la tua opera, per la tua presenza, per la tua amicizia, voglio ricordarti assieme con il tuo bel sorriso, riposa in pace. Al fratello Mario e ai familiari, sincere condoglianze.

Paolo Beltraminelli, già Consigliere di Stato TI

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