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Mario Vespasiani: Sundance, le opere ipercubiche

Sundance è un progetto di Mario Vespasiani, una  serie di opere portate ad espandere il confine immobile del quadro. Sono lavori inscritti in un quadrato nero che si prestano a manifestarsi sia dentro che al di fuori lo spazio espositivo, in una sorta di danza, il cui il moto si riferisce ad alcuni fenomeni solari. Le opere, che leggono i tempi in chiave visionaria e simbolica, saranno presentate dalla stesso artista sui suoi canali social a partire dal 23 dicembre.

Si tratta di dodici esemplari unici, formati da contenitori neri progettati dall’artista e inseriti a loro volta in altrettante scatole nere che presentano sulla parete frontale dei tessuti sui quali Vespasiani ha dipinto in precedenza. Significativi anche nell’uso della geometria, questi lavori si aprono svelando tonalità fluide, di cieli dalle luminosità particolari sui quali si staglia un sole nero. E così le opere diventano oggetti fluttuanti, da sistemare come sculture o da utilizzare come borse, con tanto di maniglie a scomparsa, che palesano il significato che si compie nel movimento, dunque nella danza rituale più che nella consueta osservazione fissa di qualsiasi manufatto artistico piatto.

Nato nel 1973, Mario Vespasiani ha inaugurato la sua prima mostra non ancora ventenne e ad oggi ha esposto vari suoi allestimenti in gallerie, musei, luoghi di culto e in contesti inusuali. Per essere stato tra i primissimi artisti ad aver impiegato la sua impronta pittorica ai nuovi materiali e alle recenti tecnologie, viene inviato nel 2012 dall’Accademia di Belle Belle Arti di Macerata a tenere una conferenza dal titolo: L’essenza e il dono. Arte, relazione e condivisione, dalla tela all’iPad. Nello stesso anno con le opere realizzate mediante l’iPad ed applicate su alluminio partecipa al Premio Termoli e di seguito alle storiche rassegne d’arte nazionali: nel 2014 al Premio Sulmona, nel 2015 al Premio Vasto, nel 2018 al Premio Marche. Nel 2017 è stato in mostra a Venezia e Monaco di Baviera nella collettiva Our place in space promossa da NASA ed Esa che prosegue nel 2018 in un tour mondiale. Nello stesso anno organizza Indipendenti, Ribelli e Mistici, una rassegna di incontri interculturali che ha coinvolto numerosi studiosi provenienti da vari ambiti. Sempre nel 2017 il Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle ha celebrato il quarantennale con la sua mostra personale dal titolo Fly Sky and Air.  Nel 2018 inaugura la mostra Lepanto dedicata alla famosa battaglia, nel Museo Diocesano di Gaeta dove è conservato lo stendardo della flotta. Nel maggio 2019 è stata presentata al Museo d’Arte Contemporanea di Roma (MACRO) la quarantesima pubblicazione dedicata al suo lavoro. Nel 2020 durante l’emergenza sanitaria globale, si è dedicato al progetto artistico-sociale Per aspera ad Astra, attraverso il quale è riuscito a coinvolgere un pubblico internazionale mediante l’uso dei social network, invitando chiunque a descrivere il periodo del lockdown con fotografie di dettagli astratti del contesto quotidiano. A ottobre inaugura presso l’Archivio di Stato di Pesaro una mostra dal titolo: Ritratti – sguardi ed anime dedicati ai grandi uomini della cultura, apprezzati dallartista e scomparsi nel 2020.

 

 

 

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