Vincenzo Cappelletti, alla guida da oltre un ventennio dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, fondata da Giovanni Treccani, è scomparso oggi a Roma, all’età di 89 anni.
Nato a Roma nel 1930, dottore in Medicina e in Filosofia, nel 1970 era stato nominato direttore generale dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, in anni che hanno visto una forte espansione culturale e produttiva dell’Istituto: ne è diventato Vicepresidente operativo e direttore scientifico dal 1993 al 2002.
Nel 1991, riceve il Premio internazionale Montaigne per le scienze umane. Medaglia d’oro al merito accademico, è insignito, nel 2003, della medaglia Koiré dell’Académie Internationale d’Histoire des Sciences e, per due volte, della medaglia d’oro al merito della cultura italiana, sia per gli sviluppi dell’Enciclopedia Italiana che per la promozione degli studi di storia della scienza.
Professore ordinario presso l’Università La Sapienza e l’Università degli Studi Roma Tre, Cappelletti ha presieduto numerose istituzioni scientifico culturali tra cui le Edizioni Studium, con la direzione dell’omonima Rivista fino al 2018, l’Académie Internationale d’Histoire des Sciences, la Société Européenne de Culture, il Consorzio Biblioteche Archivi e Istituti Culturali di Roma e la Fondazione Nazionale Carlo Collodi. Nel 1956 Cappelletti aveva fondato, con il filosofo Aldo Ferrabino, la rivista Il Veltro, della quale aveva mantenuto la direzione fino a tempi recenti.
Si è in particolare occupato di storia della biologia e della psicologia dell’Otto e Novecento e del metodo della storiografia scientifica. Tra i numerosi scritti, si segnalano le opere principali: Entelechía (1965), Helmholtz (1967), Vecchio e nuovo vitalismo (1969), Freud, struttura della meta psicologia (1973), La scienza tra storia e società (1978), Alle origini della philosophia anthropologica (1985), L’Enciclopedia Italiana per l’Europa (1992), Introduzione a Freud (1997).