Il Museo delle Culture di Lugano (MUSEC) sarà nuovamente accessibile al pubblico a partire da lunedì 11 maggio. La salvaguardia dei visitatori e dei collaboratori sarà garantita grazie all’adozione di rigorosi standard di distanziamento sociale. Il Museo riapre presentando al pubblico una nuova esposizione temporanea: una selezione di tessuti e tappetti tradizionali del Marocco della collezione di Annette Korolnik. La nuova esposizione affianca e completa quella dedicata al ritratto impressionista del Marocco realizzato da Roberto Polillo. La riapertura del MUSEC permetterà infine di godere, ancora per alcune settimane, dei capolavori dell’arte dei Dayak del Borneo.
A luglio, gli stessi spazi accoglieranno oltre cento opere in una nuova grande esposizione dedicata alla pittura giapponese dal XVI al XIX secolo.
Orari: 11.00-18.00, chiuso martedì.
Il Museo d’arte della Svizzera italiana (MASI) riaprirà al pubblico da martedì 12 maggio, sempre nel rispetto delle misure sanitarie e del mantenimento della distanza sociale. In particolare, sono state messe in atto una serie di misure sulla base delle linee guida e delle raccomandazioni emanate dall’Associazione Svizzera dei Musei (AMS) in accordo con ICOM Svizzera. La mostra dedicata al duo di fotografi Harry Shunk e Janós Kender rimarrà aperta al pubblico fino al 20 settembre 2020, grazie a un accordo con il Centre Pompidou di Parigi.
L’attività espositiva presso la sede del LAC e presso la Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, come pure le attività di mediazione culturale, rimangono sospese fino a nuovo avviso.
Orari: 10.00-18.00, chiuso lunedì. 1° giovedì del mese: 10.00-20.00, ingresso gratuito dalle 17.00.
Dalmazio Ambrosioni, ne L’Osservatore Magazine n.19/2020, in uscita sabato 9 maggio, dedicherà un approfondimento alle mostre del MUSEC.