La mostra Un confine tra povertà e persecuzioni, 28 giugno, dalle 12 alle 17, si propone di rivisitare tematiche quali guerra e profughi.
“Il confine con l’Italia è di gran lunga quello in cui il contrabbando è stato esercitato con la maggiore intensità. L’esposizione ne ripercorre la storia ponendo l’accento sulla sua stagione più epica, quella della Seconda guerra mondiale. Risparmiata dalle brame espansionistiche delle minacciose Potenze dell’Asse, la Svizzera fu letteralmente invasa da un esercito di contrabbandieri.
Fonte: LuganoEventi