Il Museo Villa dei Cedri propone sul suo profilo Facebook degli approfondimenti sulla mostra Hortus conclusus – L’illusione di un paradiso, in programma dal 21 marzo al 9 agosto 2020, e chiusa al pubblico a causa dell’emergenza coronavirus.
L’esposizione analizza la società contemporanea partendo da stampe iconografiche del XV e XVI secolo legate a temi religiosi e antichi miti: dall’allegoria cristiana del giardino recintato – immagine del Paradiso e della verginità di Maria – e dal mito greco del Ratto di Europa, che narra il viaggio eroico di una fanciulla rapita, fondatrice della civiltà europea.
Se l’arte occidentale ha assimilato e propagato queste due iconografie sin dal Medioevo, il loro studio offre tutt’oggi una chiave di lettura per contemplare le opere di artisti contemporanei che esplorano il rapporto tra l’uomo e il suo territorio, fra identità e cultura.
Le opere degli artisti dialogano con le stampe antiche di Albrecht Dürer, Heinrich Aldegrever, Martin Schongauer, Hendrick Goltzius e Remoldus Eynhoudts.
Sul profilo Facebook del Museo Villa dei Cedri sono stati dedicati degli approfondimenti alle opere dei seguenti artisti: Tonatiuh Ambrosetti, Jean-Marie Appriou, Mirko Baselgia, Jean Bedez, Hicham Berrada, Laura Henno, Alain Huck, Eva Jospin, Mathias Kiss, Emma Lucy Linford, François Malingrëy, Omar Mismar, Adrien Missika, Sandrine Pelletier, Pierre et Gilles, Annaïk Lou Pitteloud, Recycle Group, Mustafa Sabbagh, Conrad Willems.