Teatro

Nanni Moretti e il labirintico mondo di Natalia Ginzburg

Diari d'amore - Nanni Moretti - nella foto Alessia Giuliani, Valerio Binasco

Proprio perché Nanni Moretti è al suo primo esordio come regista nel teatro di prosa mi sono chiesta come mai, durante la trasmissione Laser andata in onda a Rete Due della RSI, abbia esordito dicendo che gli attori e le attrici sono abituati a grandi teorizzazioni da parte dei registi di teatro, aggiungendo che di solito i registi di teatro fanno grandi spiegazioni, elucubrazioni e teorizzazioni. Questa sua esternazione mi ha stupita perché fare cinema e fare teatro sono due generi che poggiano su concetti simili ma diversi, poiché attingono a tecniche, a metodi, a teorie drammaturgiche e attoriali, che nel corso dei secoli, risalendo anche al teatro medievale e greco, hanno impegnato grandi maestri, registi e drammaturghi del calibro di Stanislavskij, Artaud, Grotowski, Cechov, Brook, Ronconi, che proprio nel teorizzare ma soprattutto nello sperimentare le varie forme teatrali, hanno rivoluzionato e smontato i meccanismi del dispositivo teatrale, influenzando le scelte artistiche.

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