Cultura

Nasce “Archi di luce”, per valorizzare il patrimonio culturale di Mendrisio

Da una virtuosa e sinergica collaborazione territoriale, che vede coinvolti studenti, docenti professionisti e ricercatori del Dipartimento ambiente costruzioni e design (DACD) della SUPSI, la Città di Mendrisio e la Fondazione Processioni Storiche dell’omonima Città, è nato Archi di luce: Polo del trasparente per una tradizione viva. Il progetto è volto allo sviluppo di un centro di competenza dinamico e innovativo dedicato alla valorizzazione delle Processioni della Settimana Santa di Mendrisio, la prestigiosa tradizione culturale immateriale riconosciuta da UNESCO nel 2019. 

In questo ambizioso progetto il DACD, che si è recentemente installato nel nuovo Campus di Mendrisio, si propone quale partner scientifico per lavorare insieme alla Città di Mendrisio e alla Fondazione Processioni Storiche, allo sviluppo di un “Polo del trasparente” inteso come luogo di ricerca dedicato alla conservazione e tutela del patrimonio e futuro centro propulsore per lo sviluppo di attività di formazione e di iniziative di mediazione culturale a favore della popolazione locale, ma anche in prospettiva nazionale e internazionale.

Archi di luce si pone l’iniziale obiettivo di incentivare il dialogo tra i diversi partner sociali (SUPSI, Municipalità, Fondazione Processioni Storiche, Museo d’arte Mendrisio, Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio, enti di formazione, strutture espositive e laboratoriali) per assicurare la creazione di una rete di scopo e la definizione di una strategia organica.

La prima fase prevede una proposta di valorizzazione del comparto S. Giovanni di Mendrisio, dove gli studenti di architettura, architettura d’interni e conservazione e restauro della SUPSI ideeranno un centro di competenza funzionale alle esigenze conservative ed espositive vivace e dinamico, che sappia favorire la partecipazione e la divulgazione. Verrà inoltre pianificato un progetto di allestimento per la nuova collocazione di Porta Realini in Piazza del Ponte che considererà il posizionamento della Porta, la sistemazione della Tribuna e degli elementi compositivi della Piazza. Un’ulteriore tappa del progetto, in sinergia con il corso di laurea di comunicazione visiva e il Laboratorio di cultura visiva, propone alla Città la possibilità di attivare iniziative cross-mediali e di ri-mediazione digitale per favorire la partecipazione e la fruizione, con particolare attenzione alle nuove generazioni. Infine la creazione di una rete nazionale e internazionale di esperti a sostegno del nuovo “Polo del trasparente” di Mendrisio, attraverso un forum scientifico che comprenda l’organizzazione di workshop e di offerte formative, alimenterà lo sviluppo di competenze e il dialogo tra esperti del settore a favore del territorio.

Al fine di garantire un approccio professionale e sistemico, il progetto Archi di luce: Polo del trasparente per una tradizione viva si avvale di un team interdisciplinare che coinvolge studenti e docenti professionisti attivi nei Corsi di laurea di Architettura, Architettura d’Interni, Conservazione e restauro e Comunicazione visiva unitamente a ricercatori attivi nel Laboratorio cultura visiva (LCV), nell’Istituto materiali e costruzioni (IMC) del Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI. Ognuno, nel suo ambito di competenza e nel rispetto delle esigenze conservative, partecipa a sviluppare delle modalità efficaci per mediare il patrimonio, sia nei suoi aspetti tecnico-scientifici che prettamente popolari, creando connessioni tra generazioni, spazi e modalità di comunicazione. La scelta di privilegiare esperti di settore interni alla SUPSI radicati nel territorio, favorirà la continuità delle collaborazioni, consentendo alla rete di partner di disporre di una consulenza duratura nel tempo.

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