Dal 25 al 29 maggio 2022 Lugano si trasforma nella città della danza in occasione della prima edizione di Lugano Dance Project: un festival di danza contemporanea totalmente inedito che verrà accolto nelle istituzioni culturali della città (LAC, Teatro Foce, MASI, Villa Ciani, Palazzo dei Congressi) e in luoghi non convenzionali, come i cantieri della Società Navigazione del Lago di Lugano, lo Skatepark e il Lido Riva Caccia. Fortemente voluto da Michel Gagnon e Carmelo Rifici che si sono avvalsi della curatela di Lorenzo Conti, consulente per la danza del LAC, Lugano Dance Project accoglierà nuove produzioni, prime internazionali e nazionali, performance site-specific, focus dedicati alla giovane scena coreografica svizzera, video installazioni, proiezioni, tavole rotonde e incontri. Un progetto che per la prima edizione intende creare un focus di attenzione sulla relazione tra arte, corpo e movimento, ispirato dall’intuizione nata in Ticino negli anni Dieci del Novecento grazie all’esperienza del Monte Verità, laboratorio di arti fiorito ad Ascona che suscitò la curiosità e l’interesse di personaggi come il danzatore e coreografo Rudolf von Laban, lo scrittore Herman Hesse, il rivoluzionario Bakunin, lo psichiatra Carl Gustav Jung, la danzatrice Isadora Duncan, il pittore Paul Klee, e artisti dei movimenti Dada e Bauhaus.
«Il progetto – ha dichiarato Michel Gagnon, direttore generale del LAC – sancisce la maturità del LAC, che, a soli sei anni dalla sua fondazione, firma la produzione di un festival di portata internazionale. Un’espressione di crescita e qualità testimoniata anche dalla proficua collaborazione con Franklin University Switzerland e dal sostegno di finanziatori privati. Lugano Dance Project è infatti reso possibile dal generoso contributo di un mecenate, esempio concreto e virtuoso di come un privato possa sostenere la crescita di un ente culturale. Sono certo che Lugano Dance Project potrà rappresentare una buona pratica, utile ad incoraggiare un nuovo possibile e fertile scambio tra mecenatismo e cultura, e al tempo stesso diventare una vetrina importante per posizionare la città come luogo di riferimento per la platea internazionale di professionisti». Lugano Dance Project, ha dichiarato Carmelo Rifici, direttore artistico del LAC, «scommette su giovani artiste che hanno già dato prova del loro talento sul piano nazionale e internazionale, augurando a loro e a noi che il festival possa essere l’occasione per introdurle a pieno titolo nel mondo delle arti. Un festival “al femminile” in cui vedremo lavori completamente inediti accanto ad un palinsesto di decine di altri appuntamenti di cui sono protagoniste artiste di fama internazionale».
Mercoledì 25 maggio Lugano Dance Project si apre al Teatro Foce, a partire dalle 20.30, con Tanzfaktor, focus biennale che Reso – Rete Danza Svizzera dedica alla diffusione e al sostegno della giovane scena coreografica; grazie alla collaborazione delle nove istituzioni culturali che sostengono il progetto, Reso si fa garante di una tournée nazionale di dodici repliche. Al Foce vedremo, in sequenza, i quattro lavori selezionati dalla giuria: si inizia con Pas de deux dei ginevrini Lisa Laurent & Mattéo Trutat, omaggio alla danza classica in chiave contemporanea; Remember me, like this della compagnia Snorkel Rabbit con le coreografie di Alba Castillo, indagine su temi come paura e coraggio; Back Home di cui Luca Signoretti è anche interprete con la compagnia che porta il suo nome, e Search di Lucas del Rio, lavoro in cui quattro performer si interrogano senza trovare risposte.
Di edizione in edizione, Lugano Dance Project accompagnerà la nascita e il debutto di nuove creazioni coreografiche. La canadese Virginie Brunelle, l’angloamericana Annie Hanauer, la svizzera Lea Moro firmano le produzioni della prima edizione, frutto di un periodo di residenza in Canton Ticino e realizzate con partner internazionali e nazionali come Danse Danse, Centre National des Arts d’Ottawa, Harbourfront Centre, senza dimenticare quelli del territorio come Teatro Danzabile. Venerdì 27 maggio alle 20.30 in Sala Teatro debutta Fables di Virginie Brunelle, dove dirige un ensemble di dodici interpreti. Partendo dalla riflessione che tra la parola “favola” (in greco Mythos) e la parola “coreografia” (in greco Khoreia) esiste un territorio scenico tutto da esplorare, Brunelle – che si avvale della consulenza drammaturgica di Nicolas Berzi – ci invita a seguirla nello sviluppo di un racconto coreografico in cui i personaggi mostrano disincanto, estasi, crepe, fragilità, rivelando lati nascosti ma anche luce e speranza. Sabato 28 maggio alle 20.30 il palco del Teatro Foce accoglie A space for all our tomorrows di Annie Hanauer, anche interprete accanto a Laila White e Giuseppe Comuniello, accompagnati dalla musica dal vivo di Deborah Lennie. Artista disabile, nella performanca esplora le proprietà del corpo, il piacere e il potere, mettendole in relazione con il tema dell’utopia e della disabilità. Lo spettacolo è realizzato grazie alla collaborazione con Teatro Danzabile, realtà che sul territorio ticinese sperimenta e nutre il rapporto tra disabilità e movimento lavorando sull’inclusione nelle arti sceniche contemporanee. Domenica 29 maggio alle 15.00, sul palco del LAC, Lea Moro firma ideazione e regia di Another Breath, lavoro di cui condivide la creazione coreografica con gli interpreti Sharon Mercado Nogales, Samuel Draper, Ana Laura Lozza, Malika Lamsersiek. Il respiro è l’azione su cui si concentra l’indagine coreografica dell’artista svizzera, l’atto del respirare si fa mezzo corale. In un tempo in cui la nostra vita è stata fortemente segnata da mascherine e filtri d’aria, condividere respiro ed aria è una scelta che può assumere una valenza politica chiara e forte.
Apre oggi, mercoledì 9 marzo, la prevendita per gli spettacoli Fables, A space for all our tomorrows e Another Breath di Lea Moro, anche nella formula abbonamento. La prevendita per tutti gli altri appuntamenti apre prossimamente. Per il programma completo consultare il sito www.luganodanceproject.ch