Poestate, il festival di poesia più antico del Cantone, giunge alla sua 27esima edizione. Un traguardo costato tenacia, a volte fatica, ma raggiunto con l’entusiasmo dei primi anni e una consapevolezza: il mondo, anche il Ticino, non può – soprattutto per sopravvivere in tempi bui – che nutrirsi di poesia. Un principio che nei tre giorni della kermesse – quest’anno dal 1° al 3 giugno – quasi si “respira” nell’aria e che può conoscere, come mostra il denso programma dell’evento, le più diverse declinazioni: dall’omaggio letterario a Carlo Porta e alle sue poesie in lombardo, ai festeggiamenti per gli 80 anni di Gilberto Isella, passando per gli omaggi a Franco Beltrametti (1° giugno alle 21), Franco Enna (3 giugno alle 20.45), Paolo Gianinazzi (3 giugno alle 21.15), senza dimenticare la poesia che viene “dal mondo” (2 giugno alle 20.45) o la poesia che “si trasforma in musica”, performance che concluderà la prima giornata di Festival grazie al pianista Thomas Dieuleveut (1° giugno alle 22.30). Aspetti dei quali, incuriositi, andiamo alla scoperta con la storica direttrice Armida Demarta.
Il testo integrale dell'articolo è accessibile ai soli abbonati.
Effettui per cortesia l'accesso con i Suoi dati:
L'abbonamento per privati all'Osservatore costa CHF 35.--/anno
e può essere sottoscritto tramite
l'apposito formulario.