Il Premio Nobel per la Letteratura 2021 va a Abdulrazak Gurnah «per la sua intransigente e compassionevole penetrazione degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato nel divario tra culture e continenti». È il quinto scrittore in lingua inglese a vincere il Nobel dal 2013.
Abdulrazak Gurnah, nato nel 1948 a Zanzibar, è un romanziere tanzaniano, arrivato in Inghilterra come rifugiato alla fine degli anni Sessanta.
I suoi primi tre romanzi, Memory of Departure (1987), Pilgrims Way (1988) e Dottie (1990) raccontano l’esperienza delle persone emigrate nel Regno Unito. Paradise (1994), ambientato nell’Africa orientale durante la Prima guerra mondiale, è stato selezionato per il Booker Prize. Scrive anche Desertion (2005) e By the Sea (2001), selezionato per il Booker e finalista per il Los Angeles Times. I suoi ultimi romanzi sono Desertion (2005) e The Last Gift (2011). I titoli tradotti e pubblicati in italiano sono i romanzi Il disertore, Paradiso e Sulla riva del mare, tutti editi da Garzanti.
All’Università del Kent a Canterbury ha conseguito il dottorato di ricerca nel 1982 e insegnato letteratura post coloniale e inglese.
Ha curato due volumi di saggi sulla scrittura africana e pubblicato articoli su numerosi scrittori postcoloniali contemporanei, tra cui V. S. Naipaul, Salman Rushdie e Zoë Wicomb. È l’editore di “A Companion to Salman Rushdie” (Cambridge University Press, 2007). `Ha lavorato come redattore collaboratore della rivista “Wasafiri”.
Il Premio Nobel per la Letteratura 2020 era stato assegnato a Louise Glück, poetessa e saggista statunitense, per «l’austera bellezza della sua poesia, che riesce a rendere universale l’esistenza individuale».