Danza

“Nothing left” di Tabea Martin al LAC

Tabea Martin, “Nothing Left”. © Caroline Minjolle – Steps2020

Sabato 2 aprile, alle ore 20.30, sul palco della Sala Teatro del LAC va in scena l’ultimo lavoro di Tabea Martin, coreografa basilese che dedica una trilogia alla riflessione su tutto ciò che in noi è effimero e transitorio.

In This is my last dance Martin ha esplorato l’aspetto deperibile di ogni essere e la trasformazione del proprio corpo; con Forever ha guardato alle rappresentazioni della vita dopo la morte, offrendo una riflessione sulla nostalgia dell’immortalità. In Nothing Left, terza e ultima coreografia della trilogia, Martin va oltre, evidenziando le ripercussioni che può avere la morte di una persona cara. Se la morte segna la fine di un ciclo per chi se ne va, per le persone rimaste è l’inizio di un processo di elaborazione del lutto, che prevede diverse fasi, ciascuna accompagnata da molteplici reazioni, sia fisiche che psicologiche. In Nothing Left, Martin con la danza esplora il momento del passaggio dalla vita alla morte, il momento in cui ci si rende conto che il corpo dell’altro non comunica più, non reagisce più, non si interroga più, diventa memoria, il momento in cui il dialogo, gradualmente, si trasforma in monologo.

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