Cinema

Numeri in crescita per il Film Festival Diritti Umani Lugano

11 giornate di produzioni, durante le quali sono stati presentati oltre 30 film, tra cui 13 prime svizzere e 8 prime per la Svizzera italiana, mentre la seconda edizione del Concorso internazionale di lungometraggi ha visto la partecipazione di 8 film: sono questi i numeri dell’undicesima edizione del Film Festival Diritti Umani Lugano che dal 10 al 20 ottobre 2024 ha messo in evidenza tematiche importanti e attuali, dando luce a storie spesso trascurate.

«Questa edizione ci ha toccato profondamente per diverse ragioni. Abbiamo sentito attorno al FFDUL una comunità vera, che ha cercato in questo festival un luogo di scoperta e di incontro. In particolare ragazze e ragazzi, non solo durante proiezioni dedicate al pubblico scolastico, ma in tutti i momenti del festival, hanno partecipato con grande spirito di iniziativa. Questo elemento ci colpisce molto e ci dà forza», afferma Antonio Prata, direttore del FFDUL. «Tutte e tutti coloro che sono venuti in sala hanno dimostrato quanto questo territorio abbia bisogno di spazi di questo tipo: luoghi di confronto, multidisciplinari, in cui la cultura acquisisce un senso di forte legame con la realtà. Abbiamo vissuto momenti importanti fin dal primo giorno di festival che rinnovano la necessità di tutti noi di questo tipo di confronto con il mondo e le persone».

Un pubblico sempre più ampio e attento ha attraversato le sale del Cinema Iride, del Cinema Corso e del Cinema LUX art house di Massagno, ma pure gli spazi al di fuori della sala cinematografica, come allo Spazio L’ove, in occasione degli eventi di OltreFestival. La partecipazione alle proiezioni del concorso, infatti, ha raddoppiato il numero di spettatori e votanti rispetto alla prima edizioni, raccogliendo un’affluenza significativa anche alle repliche dei film. Si sono registrati ben 6 sold out, tra proiezioni e incontri con il pubblico, e particolarmente rilevante è stato il grande afflusso durante le proiezioni in orario scolastico, il più alto di tutte le edizioni del Festival. Le studentesse e gli studenti, infatti, hanno partecipato attivamente ai dibattiti, dimostrando curiosità e coinvolgimento.

«È prematuro fare un bilancio numerico completo, anche se già si profila un successo, mentre per il bilancio delle emozioni e delle esperienze di questa undicesima edizione, possiamo senz’altro confermare di aver raggiunto dei risultati che non esito a definire straordinari per un festival a tema come il nostro» – queste le parole di Roberto Pomari, presidente del FFDUL. «Soprattutto i giovani, ancora una volta, hanno partecipato con passione ed impegno alle proiezioni e ai dibattiti. Il tema dei diritti umani affonda le sue radici nella sensibilità di chi vuole ancora credere in un futuro di dignità e di rispetto per la persona. Gli oltre trenta film mostrati al FFDUL 2024 ci hanno confrontato con storie importanti, raccolte ai quattro angoli del pianeta per accomunarci in un percorso di consapevolezza come solo il cinema sa fare nel buio delle sale del Corso, del Lux e dell’Iride. Come diceva Avi Mograbi, premio Diritti Umani per l’autore 2024, è difficile che il cinema possa cambiare il mondo, ma può dare forza a chi desidera cambiarlo. È con questo riconoscente impegno nei confronti del nostro pubblico che da domani inizieremo a lavorare alla dodicesima edizione del FFDUL».

«La conclusione del FFDUL è sempre un momento carico di emozioni, per riflettere su ciò che abbiamo vissuto insieme in questi intensi giorni di cinema, dibattiti e condivisione. Le storie raccontate sul grande schermo sono state un potente promemoria che i diritti umani non sono un privilegio, ma un diritto fondamentale di ogni individuo» commenta così Morena Ferrari Gamba, Presidente della Fondazione Diritti Umani Lugano. «Come Fondazione Diritti umani espiriamo la nostra gratitudine a chi vi ha partecipato, ospiti e relatori, alla direzione e allo staff, al grande lavoro dei volontari e alle diverse collaborazioni, tra cui professionisti e ONG. Ognuno di loro ha contribuito alla riuscita della undicesima edizione. Un grande grazie anche ai media, che sono stati fondamentali nella diffusione dei contenuti del FFDUL. Un grazie va anche alle istituzioni (Comune, Cantone e Confederazione) e ai vari enti, sostenitori e sponsor, indispensabili per la sostenibilità del nostro lavoro. L’arte e la Cultura giocano un ruolo fondamentale per la promozione dei diritti fondamentali, per la prevenzione o la risoluzione dei conflitti e la coesione sociale. Pertanto, speriamo che si dia sempre più voce alla Cultura e meno alle armi, per contribuire a pacificare questo mondo così tribolato».

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