Due secoli di pittura svizzera e i maestri dell’impressionismo: da Hodler a Segantini, da Monet a van Gogh, i capolavori della Fondazione Gottfried Keller e della Collezione E.G. Bührle saranno presto esposti al MASI. Le due prestigiose raccolte d’arte rappresenteranno il fulcro delle stagioni espositive 2019 e 2020 del museo.
Dopo le mostre monografiche di Pablo Picasso e Réne Magritte – quest’ultima attesa per settembre – il MASI annuncia due importanti esposizioni per le stagioni 2019 e 2020 con opere provenienti da prestigiose collezioni d’arte. La prima, in collaborazione con il Museo nazionale Zurigo e in programma la prossima primavera, ospiterà i capolavori della Fondazione Gottfried Keller di proprietà della Confederazione e depositati nei musei svizzeri, tra i quali il trittico ispirato alle Alpi – La vita; La natura; La morte – di Giovanni Segantini. La seconda, prevista nel 2020, porterà a Lugano opere di inestimabile valore appartenenti alla Collezione E. G. Bührle, tra le più importanti raccolte private del XX secolo incentrata sulla pittura impressionista francese, che si appresta a trovare casa nel contesto del nuovo ampliamento del Kunsthaus di Zurigo.
“Sono lieto – esordisce il direttore del MASI Tobia Bezzola – di annunciare la collaborazione con il Museo nazionale Zurigo e la Fondazione Gottfried Keller che ci permetterà di riunire (non accade dal 1965) i capolavori della collezione federale, ripercorrendo più di due secoli di storia dell’arte svizzera. In mostra avremo anche il maestoso trittico di Segantini esposto al Segantini Museum di St. Moritz e ceduto in prestito l’ultima volta oltre 50 anni fa. A proposito della Collezione Bührle, Bezzola dichiara “rappresenta il nucleo di opere impressioniste francesi più significativo in Europa al di fuori di Parigi. È per il MASI un’occasione straordinaria portare a Lugano una mostra con capolavori di artisti come Cézanne, van Gogh, Monet, Renoir, Gauguin per citarne alcuni.”
Hodler – Segantini – Giacometti
Capolavori della Fondazione Gottfried Keller
24 marzo – 28 luglio 2019
A cura di Tobia Bezzola
In collaborazione con il Museo nazionale Zurigo e con la Fondazione Gottfried Keller
La Fondazione Collezione E.G. Bührle
Primavera 2020