Odio e insulti in Rete, le conferenze a Lugano e Bellinzona
Nell’ambito del ciclo “Il futuro digitale prossimo e venturo” si terranno alle Biblioteche di Lugano e Bellinzona due conferenze sull’hate speech, in collaborazione con la Fondazione Möbius Lugano, Coscienza Svizzera, e CERDD – Centro di risorse didattiche e digitali.
Insultare in Rete. Dibattiti politici e pratica del disprezzo nel mondo reale e virtuale
Venerdì 13 maggio, ore 18.00, Biblioteca cantonale di Lugano, Sala Tami.
L’incontro mira ad indagare il ruolo delle parole (e degli insulti) nel dibattito politico, quello virtuale ma anche quello reale. Due ambiti che costituiscono una sorta di palcoscenico dove agiscono tre figure fondamentali: chi emette un messaggio, chi ne è investito, la non secondaria componente del pubblico, degli spettatori che assistono a tutto ciò. I fenomeni sono analizzati nelle loro diverse forme, per esempio quelle di genere: sembra che gli improperi rivolti agli uomini si alimentino nel dominio della razionalità mentre quelli dedicati alle donne attingono alla ricca sfera della sessualità. Ma i domini sono molti e molto spesso legati ai tabù, quello alimentare, la dimensione etnica, e, di nuovo, quella sessuale. In Rete, tutto ciò assume dimensioni e qualità accresciute: là, più che altrove, nascono e si espandono anche suoni dell’insulto, costruzioni lessicali offensive, particolari costruzioni grammaticali.
Intervengono: Filippo Domaneschi, Professore di Linguistica e Teoria dei linguaggi all’Università di Genova, dove dirige il Laboratorio di Linguaggio e Cognizione, e autore di Insultare gli altri (Einaudi, 2020); Paolo Beltraminelli, già Consigliere di Stato del Cantone Ticino dal 2011 al 2019, municipale della Città di Lugano e membro del Gran Consiglio; Alessio Petralli, Direttore della Fondazione Möbius Lugano per lo sviluppo della cultura digitale e membro del Comitato direttivo di Coscienza Svizzera. Modera Stefano Vassere, Direttore della Biblioteche cantonali e del Sistema bibliotecario ticinese.
Odio e rete. Le moderne forme dell’ostilità digitale
Martedì 24 maggio, ore 18.30, Biblioteca cantonale di Bellinzona
L’odio sembra trovare nelle tecnologie e nelle comunità sociali digitali nuove forme e nuovi modi di esprimersi. La contemporaneità vede un po’ ovunque crescere questo sentimento antico il quale, rafforzatosi nel canale digitale, appare un’abitudine più viva e diffusa che mai. Un fenomeno che si sviluppa inesorabile, senza limiti apparenti di quantità e di qualità, nelle realtà sociali più differenti e ricorrendo a diversi stili, attitudini e stratagemmi. La comunità assiste a un modificarsi e moltiplicarsi dei destinatari e, soprattutto, delle occasioni, rese più fruibili a causa dell’aumento repentino delle nuove opportunità tecnologiche. L’incontro affronterà le tipologie dell’odio, digitale e reale: quello nell’Internet, l’odio collettivo e politico, il razzismo, l’antisemitismo, l’odio di genere e a sfondo sessuale e quello rivolto alle comunità religiose percepite come altre.
Interverranno: Greta Gysin, politologa, deputata al Consiglio nazionale per il partito dei Verdi svizzeri, ha presieduto l’associazione «NetzCourage», che aiuta le vittime di violenza in rete; Milena Santerini, professoressa di Pedagogia generale e interculturale all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo alla Presidenza del Consiglio; è stata rapporteur generale contro il razzismo e l’intolleranza al Consiglio d’Europa ed è autrice di La mente ostile. Forme dell’odio contemporaneo (Raffaello Cortina Editore, 2021). Introdurranno la serata Alessio Petralli e Stefano Vassere.