Organizzare la cultura; tenere traccia di chi ne anima la vita; rendere conto, infine, di un panorama culturale in evoluzione, di anno in anno mai uguale a sé stesso, vivace e in fermento, anche in una realtà circoscritta come quella della Svizzera italiana. È di questi aspetti che si nutre il progetto dell’Agenda culturale gestita dall’Osservatorio culturale del Canton Ticino: certo un unico grande repertorio, aggiornato quotidianamente, di quanto – tra eventi, conferenze, spettacoli e molto altro – alimenta lo scenario culturale ticinese, ma anche la possibilità, per chi lo gestisce, e forse anche il dovere, di coltivare un legame costante con gli operatori culturali del territorio, creando dialogo, condivisione; facendo – infine – “rete”. Ce ne parla, dopo un incontro di successo, rivolto ai gestori di tutte le agende culturali sparse sul nostro territorio, lo scorso 11 ottobre, Roland Hochstrasser, a capo dell’Ufficio dell’analisi e del patrimonio culturale digitale.
Roland Hochstrasser, cosa intendiamo esattamente con “Agenda culturale”? Dovrebbe prevalere, per un funzionamento ottimale, il dato “culturale” (quindi schede, descrittivi…) o la sinteticità di un’agenda?
Il testo integrale dell'articolo è accessibile ai soli abbonati.
Effettui per cortesia l'accesso con i Suoi dati:
L'abbonamento per privati all'Osservatore costa CHF 35.--/anno
e può essere sottoscritto tramite
l'apposito formulario.