Un Festival, per celebrare, alla fine di un’odissea chiamata “coronavirus”, l’approdo finale – si spera – alla nostra “Itaca”; ma anche un Festival che ricordi e perpetui “l’esperienza Monte Verità”, la piccola collina che sovrasta il borgo di Ascona, da oltre un secolo luogo di fecondi scambi intellettuali e che, infine, in tempi sempre molto incerti come quelli attuali, porti – attraverso la letteratura – un messaggio di speranza. Sono questi alcuni dei significati di cui si vuole fare portatrice l’edizione 2022 degli Eventi Letterari Monte Verità, sotto la guida artistica, dal 2019 a questa parte, di Paolo Di Stefano. La manifestazione che quest’anno torna, dopo le difficoltà legate alla pandemia, a essere riproposta, come da tradizione, nella settimana precedente la Pasqua, si svolgerà dal 7 al 10 aprile. Riunirà scrittori, traduttori, letterati di fama internazionale – qui i loro nomi – invitati a ritrovarsi all’ombra del Monte Verità, quest’anno per dialogare, sempre a partire dalla loro opera letteraria, sul tema Le nostre odissee, titolo direttamente ispirato al romanzo di James Joyce Ulysses, a 100 anni esatti dalla sua prima pubblicazione nel 1922.
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