Nell’ambito della rassegna Parolario e in collaborazione con il Premio Antonio Fogazzaro 2019, mercoledì 26 giugno alle ore 17.00 si terrà a Villa Olmo a Como la presentazione del volume Daniele Cortis, il film di Mario Soldati dalla sceneggiatura allo schermo (New Press Edizioni, 2018) di Alberto Buscaglia e Tiziana Piras. Esso conclude il trittico dedicato alle sceneggiature dei film di Mario Soldati tratti dai romanzi di Antonio Fogazzaro Piccolo mondo antico e Malombra.
Daniele Cortis (1885) è il secondo romanzo di Antonio Fogazzaro, iniziato subito dopo il successo di Malombra (1881) e continuato in un momento emotivamente importante ma tormentato per l’autore, come documenta il saggio di Tiziana Piras dedicato alla elaborazione del romanzo e al rapporto con il film. Fogazzaro trasferì nel nuovo romanzo il suo travaglio sentimentale, raccontando la storia di un “amore sublime” ma impossibile, ambientata sullo sfondo della piccola provincia vicentina e su quello romano della politica dell’Italia post-risorgimentale.
Gli autori del saggio si sono subito trovati di fronte a una serie di problemi connessi all’assenza dei materiali di documentazione: dall’introvabile sceneggiatura definitiva firmata da Aldo De Benedetti, al film vero e proprio, del quale non esiste alcuna versione digitale né una copia 35mm presso la Cineteca Nazionale italiana. Hanno potuto ricostruire il film utilizzando una pessima registrazione VHS da un imprecisato passaggio televisivo e giacente presso una videoteca, confrontandolo poi con una vecchia copia 16mm frammentata e scomposta nel montaggio, scovata dopo lunghe ricerche presso un collezionista privato.
La sensazione generale che si ricava da tutta questa lunga e difficoltosa ricerca – ricostruita dal punto di vista della struttura cinematografica da Alberto Buscaglia e da quello storico nel saggio di Luciano De Giusti – è quella di una sorta di “rimozione” calata su questo terzo film fogazzariano che Soldati ha girato nel 1947, le cui cause sarebbero da rintracciare nella particolarissima “ragione sociale” dei produttori del film (il Vaticano con la sua casa di produzione Universalia Film), associata a un clima politico e culturale non particolarmente benevolo verso Mario Soldati e a un cinema che non fosse di militanza e non si confrontasse con la dura realtà sociale del dopoguerra.
L’incontro con gli autori Alberto Buscaglia e Tiziana Piras sarà moderato da Alessio Brunialti.