A partire da domenica 2 ottobre e per le seguenti tre (9, 16, 23) presso LaFilanda di Mendrisio i protagonisti degli incontri letterari ideati da Francesco Bianchi saranno i personaggi de I Promessi Sposi, còlti e studiati nel loro rapporto con la parola. Sarà proprio lo sfaccettato e intrigante uso della parola a costituire il fil rouge delle quattro serate (tutte con inizio alle ore 17.00), durante le quali il relatore introdurrà e in seguito commenterà i brani, letti e interpretati da Maria Luisa Cregut, Roberto Regazzoni e Francesco Crescimanno.
Nel mondo sempre più controverso della comunicazione, un classico come I Promessi Sposi ci può aiutare a capire come la parola sia una vera e propria arma. Per Manzoni la lingua voleva essere strumento di giustizia e di uguaglianza sociale. La parola, quindi, risulta essere la vera protagonista del ciclo manzoniano: da quella minacciosa dei bravi a quella taciuta e repressa di Don Abbondio, che tuttavia sa anche usare la parola ingannevole (il latinorum) nei confronti di Renzo. Da quella portatrice di verità, da pronunciare anche a rischio della vita, di Padre Cristoforo, che nel silenzio spettrale del lazzaretto diventerà parola di fede e di conforto a quella difficile dell’Innominato, che non cerca e non trova parole, finché il Cardinale Borromeo non le troverà per lui. E infine Gertrude, condannata a subire il potere del padre ma impotente nel servirsi della parola. Un ultimo sguardo sarà consacrato ai silenzi ingombranti di Lucia, alla quale tuttavia Manzoni affiderà “il sugo della storia”.
A conclusione del ciclo, ci sarà un’intrigante appendice giovedì 27 ottobre alle ore 18, in cui si cercherà di fare luce su un fatto del tutto simile alla vicenda narrata da Manzoni, accaduto nel 1816 tra Bedano e Gravesano, confluito nel processo Bonesana. A parlare di questo “matrimonio che non s’ha da fare” tutto ticinese – accaduto cinque anni prima che il Manzoni si accingesse a scrivere la sua opera monumentale – ci saranno Pietro Montorfani, responsabile della Biblioteca Salita dei Frati e Roy Garré, giudice del Tribunale penale federale. E per finire, un’occasione inconsueta per toccare con mano gli spazi del Tribunale penale federale di Bellinzona con una visita guidata prevista per venerdì 4 novembre alle ore 16.00. Iscrizioni presso LaFilanda.