Anche questa mattina Foce con pochissimi posti liberi (e se qualcuno afferma ancora che non è un teatro frequentato è perché lui stesso non lo frequenta…), per l’annunciato Di Pinocchio l’avventura con Italo Pecoretti (Teatro delle 12 Lune), un Pinocchio in salsa napoletana che si avvale della costante collaborazione della platea. Il pubblico di bambini ticinesi non si è fatto pregare, narrando magari pezzi di trama o anticipandola, sollecitando i personaggi, mettendoli in guardia o correggendoli persino sugli equivoci linguistici. Un Pinocchio un po’ strampalato che inizia con l’attore in scena a narrare e introdurre, muovendo a vista, fa anche un piccolo siparietto di due marionette che ballano soltanto al movimento della gamba a cui sono legate. L’avvio della storia sarà un po’ recuperato in seguito, ma subito si è trasportati nel mezzo della scelta del burattino: andare a scuola oppure seguire la musica della festa e dello spettacolo? (Pecoretti si accompagna con un piccolo bandoneon). I bambini, provocati, in coro: “a scuola” (chissà quelli italiani cosa rispondono…).
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