“Preghiera e poesia”, a Locarno il convegno in memoria di Giovanni Pozzi
Sabato 14 ottobre si terrà la Giornata di studi internazionale “Preghiera e poesia”, in memoria dell’illustre italianista e cappuccino ticinese padre Giovanni Pozzi, a cento anni dalla nascita. Il convegno si terrà presso la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, in Piazza San Francesco 1 a Locarno, e sarà trasmesso in diretta streaming su Teams (prenotazioni: convegnopozziottobre@gmail.com, indicando se si intende seguire in presenza o da remoto).
Come spiegano gli organizzatori del Convegno locarnese, i professori Carlo Ossola e François Dupuigrenet Desroussilles, per Giovanni Pozzi «preghiera e poesia non sono sorelle» – come scrisse nel suo primo commento al Cantico di frate sole (1971) – ma, proprio a causa della necessità di distinguere accuratamente delle espressioni che per natura s’indirizzano tutte due ad un assente – Dio, il pubblico -, ad entrambe dedicò gran parte della sua opera e della sua vita. Professore di letteratura italiana, Pozzi commentò da virtuoso della filologia e della semiotica la tradizione poetica medievale e barocca – ma anche l’opera di contemporanei come Edoardo Sanguineti o Andrea Zanzotto -, e fu per decenni un “poetologo” come definì il teorico seicentesco dei “labirinti poetici” Juan Caramuel y Lobkowitz, una delle figure maggiori del suo magnum opus La parola dipinta (1981). Da prete e frate cappuccino, egli praticò giornalmente l’imperativo evangelico “pregare sempre” (Lc, 18, 11) e scrisse addirittura lui stesso le litanie alla Vergine per la chiesa di Santa Maria degli Angeli sul monte Tamaro, progettata e costruita da Mario Botta e decorata da Enzo Cucchi. Da storico, infine, dedicò alle varie modalità della preghiera in ambito lombardo importanti saggi – in particolare Come pregava la gente (1982) – raccolti in Grammatica e retorica dei santi (1997).
Nove studiosi di età, nazionalità e territori di ricerca molto diversi, si riuniranno nella città natale di Giovanni Pozzi per rileggere i suoi contributi a proposito di preghiera e poesia e confrontarli con gli esiti della ricerca più innovativa di oggi. L’idea è quella di presentare interventi che padre Pozzi, a volte polemico ma sempre aperto al dialogo, avrebbe amato ascoltare e discutere. I novi studiosi che animeranno il convegno sono: Erminia Ardissino (Università di Torino), Daniele D’Aguanno (Università di Napoli, L’Orientale), François Dupuigrenet Desroussilles (Florida State University), Holly Flora (Tulane University, New Orleans), Giacomo Jori (Università della Svizzera italiana, Lugano), Alessia Meneghin (Università degli studi di Bergamo), Sandra Migliore (Università di Torino), Carlo Ossola (Collège de France), Laura Quadri (Università della Svizzera italiana). Ad essi si aggiungeranno importanti testimonianze dell’architetto Mario Botta, fra Mauro Jöhri, custode della provincia ticinese dell’ordine cappuccino, e Saverio Snider, giornalista e nipote di padre Pozzi, che hanno conosciuto bene Giovanni Pozzi e lavorato a suo stretto contatto.
Il programma completo è consultabile online.