Premio Ermiza 2021: il primo premio va a Barbara Camplani
Sono stati decretati oggi i vincitori del premio Ermiza, giunto alla sesta edizione. Il primo premio è stato assegnato a “Potere alle suore” di Barbara Camplani, andato in onda il giorno 11 marzo 2019 nel corso del programma radiofonico “Laser” (RSI Rete Due), il secondo posto è stato attribuito a “Io mi chiamo Nina e tra 20 anni…” di Alice Pedrazzini e Giuseppe Bucci, andato in onda il 14 giugno 2020 nell’ambito del programma radiofonico “Modem” (RSI Rete Uno). Il concorso, che mira a promuovere le pari opportunità nei media radiofonici, televisivi e nei contributi web della Svizzera italiana, prevede un premio complessivo di 2.000 franchi per il quale si ringraziano APG|SGA, Round Table 36 Locarno e Round Table 40 Lugano.
Il servizio radiofonico di Barbara Camplani parte da una semplice ma emblematica fotografia, piena di sorrisi, che ritrae le suore del convento benedettino di Fahr, nel Canton Argovia che con cartelli alla mano reclamano il diritto di voto per le religiose cattoliche ai sinodi. Tramite una narrazione coinvolgente, Potere alle suorefa luce su una realtà poco conosciuta, che invita a sostenere un movimento di donne spesso immaginate in silenzio. La Giuria ha voluto premiare questo servizio perché emoziona, sorprende e stimola la coscienza, ponendo delle riflessioni importanti: ma queste signore non stanno chiedendo l’impossibile? Tuttavia, non è forse sempre stato così in tutte le conquiste dei diritti femminili?
Il servizio radiofonico di Alice Pedrazzini e Giuseppe Bucci racconta tre vite. Quelle di una nonna, di una madre e di una figlia, la giovane Nina. Come in una staffetta, portano avanti le tappe di una lotta che non è mai una corsa, bensì un viaggio verso la parità dei diritti. È un percorso che attraversa tre generazioni, non sempre lineare, in cui si celebrano piccole e grandi vittorie: dal diritto di voto femminile, alla condizione della donna che divorzia e all’inclusione delle giovani ragazze nel percorso di studi scientifici. La Giuria ha deciso di assegnare il secondo posto a Io mi chiamo Nina e tra 20 anni…perché è fresco, autentico e dinamico: il racconto di un secolo rappresentato attraverso il vissuto e le voci sincere delle sue tre protagoniste.
La giuria che si è occupata di decretare i due servizi vincitori tra i prodotti radiofonici, televisivi e web candidati al concorso Ermiza 2021 era composta da Maurizio Binaghi (rappresentante della Commissione consultiva per le pari opportunità), Ilenia D’Alessandro (collaboratrice del Servizio Gender e Diversity SUPSI), Denise Fernandes, (regista e sceneggiatrice cinematografica), Raffaele Pedrazzini (studente universitario e delegato del Consiglio del pubblico CORSI), Sara Rossi Guidicelli (Direttrice della rivista 3valli, giornalista e scrittrice) e Sascha Mauro (rappresentante di Round Table 36 Locarno e Round Table 40 Lugano).
Il premio è promosso dalla Commissione consultiva per le pari opportunità, in collaborazione con il Servizio Gender e Diversity della SUPSI, il Servizio pari opportunità dell’USI e il Consiglio del pubblico CORSI.