Letteratura

Premio Strega 2020, Sandro Veronesi vince con “Colibrì”

Sandro Veronesi si aggiudica il Premio Strega 2020 con il suo Colibrì, edito da La nave di Teseo. Il vincitore della settantaquattresima edizione del Premio Strega è stato annunciato in diretta su Rai 3, in uno speciale condotto da Giorgio Zanchini dal Ninfeo di Villa Giulia a Roma, e con ospite il giornalista e scrittore Corrado Augias.

Il presidente della giuria, Antonio Scurati (vincitore del Premio Strega 2019) – affiancato da Giovanni Solimine, presidente della Fondazione Bellonci e dal direttore Stefano Petrocchi – ha da poco annunciato che il Colibrì si è aggiudicato ben 200 voti. Seguono, nell’ordine: Gianrico Carofiglio, La misura del tempo (Einaudi), 132 voti; Valeria Parella, Almarina (Einaudi), 86 voti; Gian Arturo Ferrari, Ragazzo italiano (Feltrinelli), 70 voti; Daniele Mencarelli, Tutto chiede salvezza (Mondadori), 67 voti; Jonathan Bazzi, Febbre (Fandango), 50 voti.

Sandro Veronesi, già vincitore del Premio Strega 2006 con Caos calmo, eguaglia così il primato dello scrittore Paolo Volponi, essendo questi l’unico ad aver vinto più di una volta il prestigioso premio letterario: nel 1965, con La macchina mondiale, e nel 1991, con La strada per Roma. Intervistato da Giorgio Zanchini, l’autore del Colibrì ha descritto il suo romanzo come una storia familiare, un collage di piccoli eventi, anche tragici, che possono distruggere il protagonista, Marco Carrera. «Una delle ragioni d’essere di questo romanzo è una messa in scena di una resistenza al lutto», ha commentato Veronesi. Carrera, o “il colibrì”, deve infatti affrontare diverse perdite, ma come il piccolo uccellino resiste: il vento potrebbe trascinare via l’uno, e il dolore potrebbe far soccombere l’altro, eppure entrambi resistono. «Il colibrì è il simbolo dei guerrieri», avverte Veronesi. E così farà Carrera che non si lascia distruggere dal dolore, ma trova la forza per rinascere.

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