È stata presentata questa mattina a Balerna la nuova sede dell’Archivio del Moderno dell’Accademia di architettura dell’USI, che si trova presso i Magazzini Generali con Punto Franco (via Magazzini Generali 14).
L’edificio risale al 1924, opera dell’ingegnere ginevrino Robert Maillart (tra i protagonisti dell’ingegneria civile del XX secolo), affiancato dall’ingegnere ticinese Ettore Brenni, che ne fu anche il committente.
L’Archivio del Moderno vuole essere un luogo di centro per lo studio dell’architettura, dell’ingegneria, del territorio, del design e delle arti visive, che opera grazie al sostegno del Cantone e dell’Università.
Nel corso degli anni ha acquisito, tramite donazioni e lasciti, un importante patrimonio documentale, che ne costituisce l’elemento caratterizzante. Conserva, infatti, 58 archivi di architetti, ingegneri, urbanisti, designer, operatori visuali che hanno avuto un ruolo significativo nell’affermazione della modernità. Gli archivi sono valorizzati tramite studi e ricerche, che offrono un’occasione di confronto e interazione nei convegni e nelle giornate di studio organizzati in collaborazione con altri enti di ricerca, fondazioni e partner pubblici e privati.
Presenti, questa mattina, alla cerimonia: Boas Erez (Rettore dell’Università della Svizzera italiana), Luca Pagani (Sindaco di Balerna ), Bruno Arrigoni (Sindaco di Chiasso), Davide Galimberti (Sindaco di Varese) e la Direttrice dell’Archivio del Moderno Letizia Tedeschi.