Preventivo 2022 del Cantone Ticino
Il Consiglio di Stato ha approvato il preventivo 2022 del Cantone che prevede un disavanzo d’esercizio di 135.3 milioni di franchi. Unitamente al preventivo sono pubblicati anche i dati relativi al Piano finanziario della gestione corrente 2023-2025 i quali mostrano che, senza interventi attivi della politica, la difficile situazione finanziaria si protrarrà anche nei prossimi anni.
Per il 2022 si prevede un disavanzo d’esercizio di 135.3 milioni di franchi, che rispetta il vincolo previsto dal freno ai disavanzi. L’autofinanziamento ritorna in cifre positive e si attesta a 72.4 milioni di franchi, il grado di autofinanziamento è del 26.9%. Considerato un onere netto per investimenti di 268.9 milioni di franchi, il disavanzo totale ammonta nel 2022 a -196.5 milioni di franchi. Il debito pubblico a fine 2022 dovrebbe superare l’importo di 2.5 miliardi di franchi, mentre il saldo negativo del capitale proprio potrebbe raggiungere -405.6 milioni di franchi.
La spesa corrente cresce rispetto al preventivo 2021 soprattutto a seguito dell’incremento delle spese di trasferimento. Accanto alla crescita in questo settore, si registra anche un aumento delle spese per il personale, in particolare per quanto concerne il personale docente.
D’altro canto si assiste ad un incremento dei ricavi rispetto al preventivo 2021 grazie a un aumento della quota parte cantonale agli utili della Banca Nazionale Svizzera (BNS) e alle migliorate previsioni congiunturali, che risultano tuttavia segnate dalla pandemia generando un ritardo nella crescita economica difficilmente recuperabile in tempi brevi.
Per quanto concerne la partecipazione dei Comuni al finanziamento dei compiti cantonali, il Governo sottopone all’approvazione del Parlamento la proroga della soluzione transitoria adottata nel 2019 e valida per gli anni 2020 e 2021 quale risposta all’iniziativa per “Comuni forti e vicini al cittadino”, che prevede una riduzione della partecipazione a carico dei Comuni per 12.5 milioni di franchi. I Comuni potranno così continuare a beneficiare della riduzione della partecipazione decisa nel 2019 e che sarebbe decaduta senza la proroga della misura.
Le conseguenze della crisi si manifesteranno in modo importante sulle finanze pubbliche cantonali verosimilmente anche nei prossimi anni. Ciò avrà come diretta conseguenza un progressivo peggioramento della solidità del bilancio del Cantone e del debito pubblico. Si rileva poi come le stime attuali di Piano finanziario non rispettano i vincoli previsti dal freno ai disavanzi. Il cumulo di importanti disavanzi di esercizio aumenta infatti il disavanzo del conto di compensazione, che deve essere ammortizzato, riducendo di fatto il margine finanziario determinato dal limite massimo di disavanzo possibile, che già a partire dal 2023 potrebbe essere superato.
Per poter ritrovare una solidità delle finanze pubbliche cantonali, indispensabili per poter far fronte ai bisogni della società, occorrerà un intervento attivo della politica per riportare le finanze su un binario di equilibrio. Il periodo che stiamo vivendo sta infatti mostrando come finanze pubbliche solide siano la premessa necessaria per affrontare nel migliore dei modi i periodi di crisi.