Grande successo per Tosca di Giacomo Puccini: 16 minuti di applausi, standing ovation, lancio di fiori sul palco e nessun fischio.
L’opera – diretta da Riccardo Chailly con la regia di Davide Livermore, e interpretata da Anna Netrebko, Francesco Meli e Luca Salsi – è stata tra le più apprezzate degli ultimi anni; ha perfino convinto il pubblico più esigente, quello dei loggionisti.
Il regista Livermore ha sottolineato quanto sia importante ricordare che l’Italia è piena di cultura; «Tosca è un’opera piena di valori» ha poi commentato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. La Prima della Scala è stata non solo molto apprezzata ma anche un’opportunità per sottolineare la ricchezza culturale, storico-artistica dell’Italia.
La Prima diffusa
Anche chi non era a Teatro ha potuto seguire l’opera grazie alla “Prima Diffusa”, ovvero un’iniziativa promossa dal Comune di Milano, Edison e dal Teatro alla Scala, dove l’opera viene trasmessa in diretta in 36 luoghi della città milanese a ingresso libero fino a esaurimento dei posti. Mentre in televisione è stata trasmessa “live” su RSI Rete Due.
Tra i luoghi in cui è stato allestito un maxischermo c’era anche il Conservatorio Giuseppe Verdi, la casa di Accoglienza Enzo Jannacci, l’Istituto penale per i minorenni Cesare Beccaria, all’interno dell’Ospedale Niguarda Cà Granda, al terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa, oltre che in diversi teatri e musei.
L’errore di Netrebko
C’è stato però un piccolo imprevisto, o meglio un piccolo errore: Anna Netrebko sbaglia battuta. È al termine del secondo atto che avviene l’impiccio, più precisamente dopo il “Vissi d’arte”, il pubblico alla Scala però non si accorge ma al pubblico da casa l’errore non sfugge e anche sui social si inizia a commentare lo sbaglio, in particolare modo su Twitter, ma non in modo negativo; anzi, l’atmosfera è quello di elogio verso la Netrebko, sottolineandone la professionalità, la bravura e l’eleganza nell’uscire da un errore con uno sguardo.
Sbaglio o non sbaglio, non importa una cosa è sicura: Tosca trionfa in teatro, nelle piazze e nelle case.