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Prochain arrêt: Train World

Nella grande Bruxelles – e più precisamente nel comune di Schaerbeek, a Nord della città – c’è una stazione ferroviaria che non è come tutte le altre: ospita Train World, il museo ferroviario nazionale del Belgio, inaugurato nel settembre 2015. L’esposizione si propone come una finestra sul passato, il presente e il futuro delle ferrovie e della loro storia. Il museo, che si estende su oltre 8mila metri quadrati, in tre capannoni con entrata dall’elegante stazione – un miscuglio tra Art Nouveau e i classici mattoni rossi della tradizione nederlandese – ospita una collezione importante nel suo genere. 22 locomotive e 1.200 altri oggetti, tra cui un ponte ferroviario originale del XIX secolo. Il pezzo forte è la locomotiva a vapore “Pays du Waes”, datata 1845 (l’uso del vapore adibito alla locomozione da parte di George Stephenson è di appena vent’anni prima), che detiene il primato di locomotiva più antica conservata nell’Europa continentale.

Da una stazione all’altra quindi. Arrivati a Schaerbeek si entra nella stazione di Train World. Come per prendere un treno centocinquant’anni fa, il museo si apre sul grande salone in legno scuro e lucido con gli sportelli antichi. A fianco, un’elegante brasserie. Modellini un po’ dappertutto nella sala; che i più giovani conoscono essenzialmente dai film di Harry Potter – sì, quelle locomotive nere e rosse esistevano davvero! Gli uffici oltre i “guichet” sono il regno dell’era analogica. È singolare vedere come il mondo funzionasse anche senza il digitale. Poi i manifesti, già onnipresenti a metà dell’Ottocento nel loro tentativo di promozione nel pubblico del nuovo servizio di locomozione. Già, perché la ferrovia ha cambiato l’Europa e il mondo, dunque storie ed economie di interi paesi. Alcuni manifesti promuovono il vagone letto, altri l’unità europea, altri ancora le vacanze nelle Ardenne.

Nel 1835 vennero costruiti i primi 550km di ferrovia in Belgio – paese all’avanguardia in Europa allora per questa nuova invenzione. Dal 1844 al 1870 ne vennero costruiti 2.500. Il primo collegamento fu tra Bruxelles e Anversa, la principale città portuale del paese. La rete ferroviaria belga è la più antica dell’Europa occidentale. Si è sviluppata a un ritmo vertiginoso grazie agli investimenti congiunti dell’industria privata e dello Stato. Si entra dunque nel vivo della mostra nei capannoni. Atmosfera scura, nel cuore di Train World. Che offre ai visitatori la possibilità di ammirare cinque locomotive a vapore e approfondire l’evoluzione della tecnologia e della sicurezza ferroviaria su un binario reale. Si esplorano qui temi come l’importanza del tempo nel trasporto ferroviario nella società moderna. Il fischio del vapore registrato riporta il visitatore al primo quarto di Ottocento, negli anni in cui il Belgio nasceva.

E con esso la ferrovia. I primi collegamenti? Naturalmente con la Francia e l’attuale Germania. Un’intera sezione della mostra è dedicata agli orologi, sottolineando come le ferrovie abbiano giocato un ruolo chiave nella standardizzazione dell’ora nel paese. Il museo è percorso anche da una “soffitta ferroviaria”, dove il tempo sembra essersi fermato, permettendo ai visitatori di perdersi in un universo sorprendente e misterioso legato al mondo dei treni. Dati e cifre alla mano, nel 1835 i treni andavano a 26km all’ora. Nel 1914 i più veloci anche a 120. La transizione tecnologica è un altro tema centrale di Train World. Accanto alle suggestive locomotive a vapore, il museo presenta motori elettrici e diesel, testimonianze del progresso tecnologico. Spicca la spettacolare locomotiva a vapore streamline tipo 12, affiancata dal primo modello elettrico MS 35 e dal “mini” dei diesel, il Brossel (MW 551).

Attraverso exhibit interattivi e educativi, i visitatori possono comprendere le differenze tra queste tecnologie e il loro impatto sul trasporto ferroviario. Si esplorano le rotaie come semplice ed affascinante meccanismo di locomozione. Esposti alcuni quadri del pittore Paul Delvaux raffiguranti i treni negli anni Sessanta, mentre una stanza con un sinistro vagone di legno bordeaux ricorda il ruolo delle ferrovie durante l’occupazione tedesca nella deportazione degli ebrei verso i campi di sterminio. Non è un caso che questa sia la stanza più oscura. Dal luglio 1942 al settembre 1944 venticinquemila ebrei sono stati radunati alla caserma Dossin a Malines/Mechelen e mandati ad Auschwitz. Tornarono in 1.200. Train World non omette l’aspetto umano delle ferrovie. Un’autentica casetta ferroviaria nel museo racconta la storia di uomini e donne che hanno lavorato e continuano a lavorare tutto l’anno presso le ferrovie.

Ricostruiti anche gli interni dei treni belgi nel tempo. L’ingegnere di Liegi, Georges Nagelmackers è stato l’inventore dell’Orient-Express, la cui celebrità è incrementata con il romanzo di Agatha Christie sull’omicidio in queste carrozze. E poi si passa per i vagoni letto, i treni del secolo scorso, in un avvincente viaggio virtuale che fino ai giorni nostri. Sin dalla metà del XIX secolo, i treni hanno svolto un ruolo chiave nel trasporto dei lavoratori, dando origine del pendolarismo. Anche la famiglia reale belga è rappresentata, con due carrozze reali in esposizione, una del XIX e un’altra del XX secolo. La sicurezza è una priorità assoluta nelle ferrovie. Una sezione del museo dedicata alla cabina di segnalazione permette di esplorare l’evoluzione di questo aspetto poco noto. Al museo si sottolinea come, nonostante l’avanzamento tecnologico, il fattore umano rimanga fondamentale per garantire la sicurezza dei viaggiatori.

Train World guarda infine al futuro del trasporto ferroviario. Il percorso museale si conclude con un’esperienza immersiva a bordo di un treno ad alta velocità, offrendo uno sguardo sulle prospettive future del settore. Tre “musi” a grandezza naturale di treni moderni progettati da Siemens, Alstom e Bombardier, completano la visita, simboleggiando il continuo progresso nel mondo ferroviario. Il museo non si limita a celebrare il passato, ma stimola riflessioni sul ruolo delle ferrovie nella mobilità sostenibile del futuro. Con la sua collezione e il suo approccio interattivo, Train World si afferma non solo come un museo, ma come un vero e proprio viaggio attraverso il passato, il presente e il futuro delle ferrovie belghe ed europee. Offre ai visitatori di tutte le età un’esperienza coinvolgente, contribuendo a mantenere viva la passione per questo mezzo di trasporto che ha plasmato la storia e continua a influenzare il nostro modo di viaggiare.

Amedeo Gasparini

www.amedeogasparini.com

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