“Quattro passi nel Progresso” al Cinema Teatro di Chiasso
Dal 5 al 26 febbraio il Cineclub del Mendrisiotto si trasferisce a Chiasso, ospite del Cinema Teatro, con una rassegna interamente dedicata al Progresso, il tema scelto dal Centro Culturale Chiasso per la stagione espositiva e teatrale 2024-2025. I quattro film proposti interpretano momenti di passaggio emblematici nella corsa del progresso: ci parlano della nascita di un colosso che ha cambiato le abitudini alimentari di mezzo mondo, delle lotte per l’emancipazione delle donne e per migliori condizioni di lavoro, del destino di un fiorente distretto industriale nel frullatore della globalizzazione, per finire con un appello di speranza sul futuro delle nostre Alpi.
The Founder (USA 2016), ambientato negli anni ’50 nel Sud della California, racconta la storia del geniale e spregiudicato inventore dell’impero McDonald’s, Ray Kroc, un venditore di frullatori dallo scarso successo che intravede una possibilità di guadagno nell’attività redditizia avviata dai fratelli Mac e Dick McDonald.
We Want Sex (“Made in Dagenham”, Regno Unito 2010) è una commedia sullo sciopero avvenuto nel 1968 in una fabbrica della Ford a Dagenham, quando le operaie smisero di cucire i sedili in pelle per protestare contro la discriminazione sessuale e per la parità di retribuzione. Una leader ispiratrice, un irresistibile gruppo di operaie battagliere per una lotta che bloccò l’intero stabilimento, determinando un passaggio pocale verso una nuova legge sulla parità salariale.
In Moka Noir. A Omegna non si beve più caffè (Svizzera 2019), il regista ticinese Erik Bernasconi interpreta uno strano investigatore sulle tracce del Made in Italy nel “distretto del casalingo”, il polo industriale nato attorno alla cittadina piemontese di Omegna. Dagli anni d’oro del dopoguerra, in cui le grandi imprese “sorelle” Bialetti, Alessi, Lagostina, Girmi, Piazza e Calderoni si fecero conoscere in tutto il mondo, al declino iniziato negli anni ’80 con l’avvento della globalizzazione. Un’indagine profonda, ricca di ironia e malinconia, che si avvale di splendidi materiali d’archivio, filmati e caroselli d’epoca.
Bergfahrt (La Danza delle Cime) (Svizzera 2024) è un affascinante viaggio nelle nostre Alpi alla ricerca di un modo nuovo di concepire la montagna. La regista interroga artisti, guide alpine, scienziati e ricercatori sul loro rapporto con la montagna traendone una visione stimolante e innovativa. Dopo anni di turismo di massa e sfruttamento, stiamo assistendo a un cambio di paradigma, dettato sia dalle esigenze ecologiche ed economiche che dal desiderio di preservare una natura intatta e selvaggia e una società più armoniosa.
I film verranno proiettati alle ore 20.45, di mercoledì: si inizia il 5 febbraio con The Founder e si prosegue il 12 febbraio con Moka Noir e il 19 febbraio con We want sex, per finire il 26 febbraio con Bergfahrt.