Rai, i volti dell’autunno: da Clerici a Costamagna
Tra volti storici, ritorni e new entry, sono al rush finale i palinsesti dell’autunno Rai, in vista della presentazione ufficiale del 16 luglio. Nella prossima stagione nella Rai1 diretta da Stefano Coletta torneranno Carlo Conti con Tale e quale show e Milly Carlucci con Ballando; con Antonella Clerici È sempre mezzogiorno, che da quello che si apprende è il titolo definitivo dello show che tra cucina, intrattenimento, amici e ospiti andrà in onda dagli studi Rai di Milano. Per Clerici si parla anche, più avanti, di The Voice of Italy versione senior. Debutto alla conduzione, in seconda serata, per Nunzia De Girolamo con Ciao, maschio!, talk incentrato su interviste al maschile. Confermato per tutta la stagione l’appuntamento in seconda serata del lunedì con Monica Maggioni, con Sette storie. Confermati L’Eredità con Flavio Insinna e Soliti ignoti con Amadeus (che potrebbe alternarsi più avanti con Affari tuoi – La risposta, nuova versione del glorioso game dei pacchi).
Sulla seconda rete, diretta da Ludovico Di Meo, la coppia Fagnani-Giuli condurrà l’approfondimento del giovedì Seconda linea; informazione anche in seconda serata con Restart di Annalisa Bruchi (incentrato sull’economia) con Aldo Cazzullo e con una nuova striscia pomeridiana affidata a Milo Infante. Tornerà Il collegio, Max Giusti svelerà i Boss in incognito e Brignano farà da mattatore con Un’ora sola ti vorrei (quattro puntate, forse il martedì sera). Renzo Arbore prepara una riedizione del glorioso Processo a Sanremo, con Lino Banfi e Michele Mirabella, e una serata omaggio a Renato Carosone per il centenario della nascita. Paola Perego si prepara a raccontare, nel pomeriggio del week end, i rapporti tra nonni e nipoti (titolo provvisorio del programma, Il filo rosso). Su Rai3 Franco Di Mare, oltre a riaccogliere Fabio Fazio con Che tempo che fa, richiama in Rai anche Luisella Costamagna, nuovo volto di Agorà. Confermati i programmi storici si prepara una prima serata di approfondimento del venerdì, ma la conduzione è da definire. (Fonte ANSA).