Re Carlo, un’incoronazione storica e una mossa “politica”
Lo possiamo definire uno storico e grande evento, quello avvenuto questa mattina – sabato 6 maggio – in Gran Bretagna con l’incoronazione di Re Carlo III. Una monarchia dal grande peso storico ma che però deve fondersi e relazionarsi con il presente – cosa non sempre facile. Sotto gli occhi di milioni di persone da tutto il mondo – compresi anche vari leader mondiali presenti alla solenne funzione durata due ore – l’Arcivescovo di Canterbury, leader spirituale della Chiesa anglicana, ha posto la corona di Sant’Edoardo (di 360 anni) sul capo di Carlo esclamando ad alta voce “God Save The King” mentre questo sedeva su un trono del XIV secolo nell’abbazia di Westminster. Incoronata regina anche Camilla, la seconda moglie di Carlo, seppure non è un segreto che molti avrebbero voluto che al suo posto ci fosse l’indimenticabile Lady Diana.
Ma torniamo alla cerimonia… trasmessa in diretta mondiale televisiva per la seconda volta (la prima fu quella di Queen Elizabeth II), un momento anche per ricordare un’istituzione lungimirante: una grande processione composta da circa 4000 militari, festa e applausi da parte della folla che accoglie per la prima volta il re Carlo III e la sua regina mentre salutano dal balcone di Buckingham Palace. Oltre a una tradizione monarchica c’è anche un intento “politico”: se da un lato la Gran Bretagna cerca di seguire un nuovo percorso giunto dopo l’uscita dall’Unione Europea, dall’altra vuole mantenere la sua posizione in un nuovo ordine mondiale, e la monarchia in questo diventa un elemento fondamentale – come affermano i suoi sostenitori – perchè “la famiglia reale fornisce un’attrazione internazionale, uno strumento diplomatico vitale e un mezzo per mantenersi sulla scena mondiale”. Eppure, c’è una parte del pubblico molto scettico a riguardo perchè l’incoronazione (molto sfarzosa) è avvenuta in mezzo a una crisi del costo della vita, e molti giovani (soprattutto inglesi) nutrono forti dubbi riguardo al ruolo e alla rilevanza della monarchia oggi. Difatti, pare ci sia un calo del sostegno alla monarchia, specialmente tra i giovani, e forse restare rilevanti è la più grande sfida per l’istituzione in questo momento.
Presenti all’incoronazione anche i due figli del re (avuti con la prima moglie), il principe William e Harry. Il primogenito si è inginocchiato davanti a suo padre per giurare “lealtà, fede, e verità”, ma nessun ruolo formale è stato dato al principe Harry – forse a causa del suo litigio di alto profilo con la famiglia? Nulla anche per il fratello del re, il principe Andrew costretto a lasciare i doveri reali a causa della sua amicizia con il defunto finanziere statunitense Jeffrey Epstein, condannato per reati sessuali. A zio e nipote sono stati riservati i posti in terza fila, dietro i membri che lavorano per la Royal family, e nessuno dei due si è affacciato al balcone del palazzo. Che dire… God Save The King!
MEA