“MOPS_DanceSyndrome – Arte, cultura e società” è il nuovo libro a cura di Alessandro Pontremoli ed Ela Franscella. Il volume intende fornire nell’ottica dell’esperienza della MOPS_DanceSyndrome un quadro il più possibile esaustivo e un’analisi teorica del metodo e dei processi artistici e pedagogici. Nell’intervista rilasciata da Franscella a Pontremoli emergono, dalla viva voce della fondatrice e direttrice artistica della MOPS, le motivazioni profonde che hanno dato origine a questa avventura.
Il saggio di Susanne Franco, focalizzandosi sulla figura di Rudolf Laban, aiuta a contestualizzare, all’interno di una precisa matrice storica e teorica, il lavoro di Franscella, dei suoi collaboratori e dell’intero impianto metodologico della MOPS. Il contributo di Rita Maria Fabris, nell’ottica epistemologica degli studi di danza, cerca di mettere in evidenza il portato politico e culturale della MOPS, con particolare attenzione alla cruciale questione del benessere sociale. L’analisi tecnica del modello didattico della MOPS è il contenuto dell’intervento di Emanuele Giannasca, che si avvale, nella sua disamina critica, della mole di materiali di archivio messa a disposizione dall’Associazione.
Il volume è corredato dalle testimonianze di chi è stato coinvolto in questa impresa a diversi livelli: coreografico, artistico, di sostegno, di creazione, di condivisione. Una pubblicazione di 120 pagine arricchita da emozionanti immagini storiche a tutta pagina che presenta gli oltre dieci anni di attività della MOPS: una realtà artistica, culturale e sociale indipendente nel mondo dell’arte, della danza contemporanea e dell’handicap, un’Associazione non-profit, scuola e compagnia di danza contemporanea composta unicamente da giovani adulti con Sindrome di Down.
Alessandro Pontremoli è professore ordinario di Storia della danza all’Università degli Studi di Torino, dove presiede il corso di laurea in DAMS-Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo ed è membro del collegio dei docenti del Dottorato in Lettere (indirizzo Spettacolo e Musica). Si occupa delle forme e delle estetiche coreiche, in particolare dei secoli dal XV al XVIII e della contemporaneità. Presidente della Commissione consultiva per la danza del Ministero dei beni e delle attività culturali, ha diretto l’Associazione italiana per la ricerca sulla danza dal 2004 al 2010. Fra i suoi volumi: Intermedio spettacolare e danza teatrale a Milano fra Cinque e Seicento (Milano 1999); Storia della danza dal Medioevo ai giorni nostri (Firenze 2002); La danza. Storia, teoria estetica nel Novecento (Roma-Bari 2004); Danza e Rinascimento (Macerata 2011, premio Pirandello per la saggistica edizione 2013-2014); La danza nelle corti di antico regime (Bari 2012); Elementi di teatro educativo, sociale e di comunità (Torino 2015); La danza 2.0. Paesaggi coreografici del nuovo millennio (Roma-Bari 2018).
Ela Franscella è coreografa e artista pluridisciplinare svizzera impegnata nella ricerca e nello sviluppo di nuovi linguaggi del movimento danzato, della performance, della videoarte e delle arti plastiche. Ricercatrice e inventrice poliedrica, crea e gestisce un centro artistico culturale, concepisce un oggetto per l’educazione al movimento basato sulle teorie di Rudolf Laban – esposto e utilizzato presso i maggiori istituti Laban nel mondo (fra cui New York, Londra, Parigi) – e sviluppa una metodologia specifica e un percorso professionale di formazione di danzatore, unico nel suo genere, per giovani adulti con Sindrome di Down. È fondatrice e direttrice artistica della MOPS_DanceSyndrome – associazione non-profit, scuola e compagnia di danza contemporanea composta unicamente da danzatori con Trisomia 21 – con la quale realizza produzioni, progetti e scambi culturali a livello europeo. Oltre alla creazione di spettacoli coreografici e di cortometraggi di videoarte per la compagnia MOPS, prosegue il suo lavoro artistico tra Locarno e Parigi sotto l’anagramma/nome d’arte Elfa nel Sacral creando ed esponendo opere e installazioni accompagnate da happening.
La pubblicazione è acquistabile presso Libreria Locarnese (Locarno) e Il Segnalibro (Lugano).