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Riapre in Cina la mostra “Paestum – una città del Mediterraneo antico”

È stata riaperta oggi al pubblico la mostra Paestum – una città del Mediterraneo antico, inaugurata lo scorso 26 novembre a Chengdu, capoluogo della provincia del Sichuan, e chiusa all’indomani dell’emergenza sanitaria Covid-19.

A comunicare la riapertura al pubblico dell’esposizione è stato Wei Quan, direttore del Sichuan Museum, il quale ha indirizzato una lettera al direttore del Parco Archeologico di Paestum, Gabriel Zuchtriegel, dove ha anche rivolto sentimenti di solidarietà e di speranza nei confronti dell’Italia. Zuchtriegel, a nome dell’intero staff di Paestum, ha risposto al messaggio felicitandosi dell’apertura della mostra: «Ciò ci riempie di speranza e di fiducia che tutti insieme potremo superare l’attuale difficoltà e uscirne più uniti e forti».

L’esposizione vanta 134 oggetti provenienti dai depositi di Paestum, tra cui 24 lastre tombali dipinte, che raccontano la storia del Mediterraneo quale palinsesto di culture e tradizioni, da quella ellenica della colonia greca fino a quella lucana e romana. In mostra anche la statua di Hera in marmo, proveniente dal Santuario dedicato alla dea presso la foce del fiume Sele, e le sue riproduzioni in terracotta, dei corredi delle necropoli urbane fino alle produzioni vascolari più note, tra cui spicca il ceramografo pestano Assteas.

I lavori di allestimento della mostra sono stati seguiti dal personale del Parco Archeologico: i restauratori Franco Calceglia e Raffaele Cantiello e l’archeologo Francesco Scelza hanno lavorato fianco a fianco con i professionisti dell’Hebei Museum per realizzare un’esposizione che esalti il fascino della cultura di Paestum.

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