Musica

“Satelliti per una serenata”, omaggio a Bruno Maderna al Teatro Sociale di Como

Satelliti per una serenata

Musiche di Bruno Maderna e delle classi di Composizione del Conservatorio di Como

con Ensemble Laboratorio del Conservatorio Giuseppe Verdi di Como

in collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Verdi di Como

in occasione del centenario dalla nascita di Bruno Maderna 

(Venezia, 21 aprile 1920 – Darmstadt, 13 novembre 1973)

Domenica 16 febbraio, ore 11

Teatro Sociale di Como, Sala Bianca

Ensamble Laboratorio del Conservatorio Giuseppe Verdi di Como

Quinto e terzultimo appuntamento della rassegna Camera con Musica, domenica 16 febbraio, ore 11, presso la Sala Bianca del Teatro Sociale di Como / AsLiCo, un omaggio a Bruno Maderna per il primo centenario dalla nascita (Venezia, 21 aprile 1920 – Darmstadt, 13 novembre 1973) e al tema della stagione 2019/20, Tutta colpa della Luna, in collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Verdi di Como, che ha strutturato un programma ricco di evocazioni: a partire dall’incipit letteraria a ricordare il genio di Giacomo Leopardi, a seguire un’alternanza di improvvisazioni tratte dalla partitura Serenata per un Satellite di Bruno Maderna, a riferimenti importanti nella nostra memoria musicale (da O falce di luna calante, di Francesco Paolo Tosti su versi di Gabriele D’Annunzio, al celebre Clair de lune di Claude Debussy, a Der kranke Mond, dal Pierrot Lunaire di Arnold Schönberg), a nuove composizioni, frutto delle classi di Composizione del Conservatorio di Como, che verranno eseguite in prima assoluta dall’Ensemble Laboratorio: Satellite per una serenata, per flauto, oboe, clarinetto, chitarra, arpa, violino di Federico Riva; Gold Moon, trio per Flauto, clarinetto, violino di Antonello Rizzella; Mars’ Moons, trio per clarinetto, violino, chitarra di Caterina Calderoni; Shadows in the mist, trio per oboe, clarinetto, chitarra di Victor Gordo; SER (è nata) per flauto, oboe, clarinetto, chitarra, arpa, violino di Vittorio Zago.

Tutta colpa della Luna, fil rouge della Stagione 2019/20 del Teatro Sociale di Como-AsLiCo, ha suggerito di porre ad incipit del concerto una delle liriche più celebri di Giacomo Leopardi, Alla Luna, ad introdurre un programma, che prevede la prima esecuzione assoluta di tre Trii dedicati “alla Luna”.

Il 2020 è anno ricco di anniversari e suggestioni, che il Conservatorio Giuseppe Verdi di Como è lieto di offrire al Teatro, in più di un’occasione: oltre Alla Luna di Leopardi (scritta intorno al 1820, quindi esattamente 2 secoli or sono), Beethoven (protagonista in un concerto il prossimo 2 maggio con la Filarmonica del Conservatorio), di cui si ricordano i 250 anni dalla nascita (1770 – 1827), Arturo Benedetti Michelangeli (100° anniversario della nascita, il prossimo 19 aprile) e Bruno Maderna, di cui ricorre sempre il centenario dalla nascita, in questo concerto presente con Serenata per un satellite.

Scritta nel 1969, in occasione del lancio del satellite europeo ESTRO I dall’isola di Vandemberg nell’Oceano Pacifico, per lo studio dei fenomeni connessi alle aurore boreali, Serenata per un Satellite rappresenta l’apice lirico e formale della ricerca aleatoria di Bruno Maderna.

La partitura, dedicata al fisico torinese Umberto Montalenti, che aveva progettato e coordinato il lancio del satellite, si presenta come un “reticolato di righi musicali, obliqui, ricurvi, di frammenti da montare liberamente, ma notati con indicazioni esecutive molto precise” (Gianluigi Mattietti). Le esecuzioni di Serenata per un satellite attraversano l’intero programma odierno, nella classica veste di improvvisazioni, ricavate dall’unica pagina che costituisce la partitura e con due versioni appositamente scritte per questa occasione, Satellite per una Serenata e SER, in apertura e chiusura, quali ideali sipari del concerto.

Satelliti per la Serenata di Maderna, oltre ai Trii, a Leopardi, alle versioni non improvvisate della stessa partitura, accolgono ulteriori opere musicali dedicate alla Luna, che ne hanno saputo cogliere influenza, attrattiva e fascino. Dunque… “Tutta colpa della Luna!”.

Il concerto è come sempre preceduto, a partire dalle 10.30, da una degustazione di tè e biscotti, offerta da Peter’s Tea House Como, in armonia con il programma musicale; la partnership tra il Teatro Sociale di Como/ AsLiCo e la prestigiosa azienda di tè si rafforza, per offrire al pubblico un’experience sempre nuova, un’unione a legare la musica, ed il repertorio da camera, al profumo di infusi sempre diversi.

Brevi cenni biografici

ENSEMBLE LABORATORIO DEL CONSERVATORIO DI COMO. Direttore Guido Boselli

Costituitosi nel 1996, l’Ensemble “Laboratorio” del Conservatorio di Como è formato da studenti strumentisti e cantanti in loro continuo avvicendamento, anche in qualità di solisti; senza dimenticare l’occasionale collaborazione di alcuni docenti dello stesso Istituto. Ideato per approfondire il repertorio del Novecento storico e contemporaneo, l’ensemble fornisce anche un servizio di lettura alle classi di Composizione, dando la possibilità agli studenti di quest’ultime di verificare concretamente la fattibilità del proprio fare creativo. L’ensemble “Laboratorio” si esibisce annualmente in rassegne organizzate dal Conservatorio di Como, ma non solo: più volte invitato dai Conservatori di Parma, di Piacenza, di Venezia e di Milano, nel 1998 è stato invitato dal compositore Ivan Fedele al Conservatorio di Strasburgo. Ha tenuto inoltre concerti presso rassegne concertistiche rinomate quali “Sulle ali del 900” a Brescia, i concerti della Società Umanitaria di Milano, e il festival “Cinque giornate di Milano” organizzati dal centro Musica Contemporanea di Milano.

 Bruno MADERNA

(Venezia, 21 aprile 1920 – Darmstadt, 13 novembre 1973)

Maderna si rivela ben presto enfant prodige quando, all’età di 8 anni, dirige l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano e dell’Arena di Verona. Studia al Conservatorio di Milano, Roma ed infine di Venezia, dove ha, tra i suoi insegnanti, Gian Francesco Malipiero. E sarà Malipiero che, finita la guerra (era stato partigiano e prigioniero dei nazisti) a chiamarlo a Venezia, nel 1947, per insegnare composizione presso il Conservatorio “Benedetto Marcello”. Lì incontrerà Luigi Nono, studente di giurisprudenza, che divenne suo allievo.

Le esperienze degli anni successivi, tuttavia, furono momenti condivisi da maestro e allievo, sin dai contatti con Luigi Dallapiccola, alla frequentazione di Scherchen, all’esperienza dei Ferienkurse di Darmstadt, dove entrarono in contatto con Pierre Boulez, Olivier Messiaen, John Cage, Karlheinz Stockhausen ed Henri Pousseur. Per Maderna poi Darmastd diventerà la sede ufficiale, anche se la sua carriera di direttore d’orchestra avrà una portata internazionale. Per Maderna importante sarà anche l’incontro con Luciano Berio con il quale fonda a Milano nel 1955 lo studio di Fonologia della RAI, tanto da essere annoverato tra i primi in Italia a comporre musica elettronica. Nel 1957 compone tra l’altro Musica su due dimensioni con flauto, per Severino Gazzelloni, interazione tra musicista dal vivo e nastro magnetico. La sua morte suscitò un vivo cordoglio e molti musicisti scrissero delle composizioni in suo onore, tra gli altri: Pierre Boulez (Rituel in Memoriam Bruno Maderna), Luciano Berio (Calmo) e franco Donatoni (Duo pour Bruno Maderna).

Tra le sue opere vale la pena menzionare: Don Perlimplin, ovvero Il trionfo dell’amore e dell’immaginazione, adattamento dell’autore della commedia di Federico García Lorca, la cui prima esecuzione avvenne in Rai nel 1961 ed ebbe come flauto solista Severino Gazzelloni, direttore lo stesso Maderna, che, con quest’opera, si accosta per la prima volta al teatro attraverso il mezzo radiofonico. Si tratta di una commedia in musica, nella quale i personaggi sono recitanti (eccetto Belisa che canta eccezionalmente due pezzi a tre voci, effetto ottenuto in modo elettronico sovrapponendo per tre volte la stessa voce). Il protagonista invece, don Perlimplin, è impersonato dal suono di un flauto che “dialoga” con gli altri attori, sostituendo alle parole del testo i suoi fraseggi e le sue interiezioni musicali. Altra opera che è doveroso citare è Satyricon, in un atto, su libretto ricavato da Petronio Arbitro. La prima rappresentazione, diretta dallo stesso Maderna ha luogo al Nederlandse Operastichting di Amsterdam, il 16 marzo 1973, pochi mesi prima della sua morte. Tutta l’azione scenica si basa sulla celebre cena di Trimalcione e l’atmosfera di pastiche burlesco, caratteristica principale della satira di Petronio, è resa dalla mescolanza di vari codici musicali che vanno dal cabarettismo alla Kurt Weill, al folk, dove è possibile però rintracciare anche vere e proprie citazioni da Wagner, Verdi e Bize.

[1]La biografia di Bruno Maderna è tratta da Zardini Francesca, La musica dalla voce dei protagonisti da Wagner ai nostri giorni, Verona, Fiorini Editore, 2014, pp. 563-564.

PROGRAMMA

Satelliti per una serenata

Musiche di Bruno Maderna e delle classi di Composizione del Conservatorio di Como

con Ensemble Laboratorio del Conservatorio Giuseppe Verdi di Como

in collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Verdi di Como

in occasione del centenario dalla nascita di Bruno Maderna 

(Venezia, 21 aprile 1920 – Darmstadt, 13 novembre 1973)

Domenica 16 febbraio, ore 11.00

Teatro Sociale di Como, Sala Bianca

 

Giacomo Leopardi (1798 -1837)

Alla luna, voce recitante Vittorio Zago

 

Federico Riva

Satellite per una serenata,* per flauto, oboe, clarinetto, chitarra, arpa, violino

 

Antonello Rizzella

Gold Moon,* trio per Flauto, clarinetto, violino

 

Bruno Maderna (1920 – 1973)

Serenata per un satellite, versione 1

 

Francesco Paolo Tosti (1846 – 1916)

O falce di luna calante, testo di Gabriele D’Annunzio, per voce e arpa

 

Bruno Maderna

Serenata per un satellite, versione 2

 

Caterina Calderoni

Mars’ Moons,* trio per clarinetto, violino, chitarra

 

Bruno Maderna

Serenata per un satellite, versione 3

 

Claude Debussy (1862 – 1918)

Clair de lune, per arpa

Arnold Schönberg (1874 – 1951)

Der kranke Mond, (dal Pierrot Lunaire) per voce e flauto

 

Bruno Maderna

Serenata per un satellite, versione 4

 

Victor Gordo

Shadows in the mist,* trio per oboe, clarinetto, chitarra

 

Vittorio Zago

SER (è nata)* per flauto, oboe, clarinetto, chitarra, arpa, violino

*prima esecuzione assoluta

 

PROSSIMI APPUNTAMENTI CAMERA CON MUSICA

Domenica 15 marzo 2020 – ore 11.00

VIRTUOSI DEL PIANO: LISZT, CHOPIN, WAGNER

Zoltan Kocsis/ Richard Wagner, Preludio dal Tristano e Isotta

Franz Liszt, Ballata n. 2 in si minore per pianoforte, S 171

Franz Liszt, Studi trascendentali n. 3 e n. 10

Fryderyk Chopin, Mazurke, op. 41

Isaac Manuel Francisco Albéniz, da Iberia, 2° quaderno: Rondeña, Almería, Triana

Pianoforte Axel Trolese

in collaborazione con Musica con le ali

 

Domenica 19 aprile 2020 – ore 11.00

ARTURO E LE SONATE DI BEETHOVEN

Ludwig van Beethoven, Sonata per pianoforte in do maggiore, op. 2 n. 3

Ludwig van Beethoven, Sonata per pianoforte in la bemolle maggiore, op. 26 n. 12 “Marcia funebre

Ludwig van Beethoven, Sonata per pianoforte in mi bemolle maggiore, op. 7 n. 4

 Pianista selezionato da concorso interno del Conservatorio Giuseppe Verdi di Como

in collaborazione con Conservatorio di Como

in occasione del centenario dalla nascita di Arturo Benedetti Michelangeli

 

 

 

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