La verità è sempre partire. Restare è una bugia, un inganno, la costruzione di un muro che ci separa dal mondo. (Fabrizio Caramagna)
Ci sono molti modi di viaggiare, di organizzare un viaggio, dipende dai propri gusti e personalità. Chi cerca sicurezze e tranquillità, può affidarsi ad un percorso di gruppo, già stabilito nei minimi particolari; oppure, se si è più individualisti, si può richiedere un “pacchetto” all’agenzia, fornendo in dettaglio le esigenze e, negli ultimi anni, sono sempre di più i clienti che chiedono questi servizi personalizzati (anche in occasioni speciali come luna di miele, anniversari ecc…). Oppure, se si preferisce alle certezze, l’avventura e la sorpresa, allora si parte e basta. Ci si ferma quando e dove si vuole, senza decisioni preventive.
Comunque sia, ogni scelta contiene in sé vantaggi e svantaggi, l’importante è sapere bene quello che si vuole e non farsi imbrogliare fin dalla partenza. Ad esempio non lasciarsi sedurre da offerte convenienti pubblicizzate dagli itinerari proposti dalle varie agenzie. Se un prezzo è troppo basso, occorre controllare molto bene il contratto e quello che è incluso ed escluso. Ad esempio, potrebbe esserci molto tempo libero, che è anche un bene, ma allora alcune visite ed escursioni sarebbero opzionali, da pagare a parte, così come i pasti, certi compresi, altri no. Ed eventualmente il volo ecc… Quindi alla fine, il costo sarebbe molto diverso da quello preventivato, Come in ogni contratto occorre saper legger ogni singola clausola anche quelle che sembrano insignificanti, scritte in piccolo, che potrebbero sfuggire.
Se invece ci si reca in un’agenzia con già le idee chiare su quello che si desidera, dove andare, quando andare, che percorso fare… bisogna rendersi conto che spesso l’agenzia avrà dei consulenti sul posto a cui affidarsi per l’organizzazione del viaggio e tutto dipende dall’onestà di quest’ultimi. È chiaro che il turista si affida ad un’agenzia perché non ha voglia né il tempo di costruirsi il viaggio per conto suo, facendo ricerche in internet, ad esempio. Però è bene riuscire ad ottenere la lista di tutti i prezzi (hotel, trasporti ecc…) e non fermarsi davanti ad un diniego per pretestuosi motivi di privacy… Si deve pretendere trasparenza. Il servizio dell’agenzia ha un costo, questo si sa, ma occorre confrontare i prezzi con quelli reali, per rendersi conto quanto il sovrapprezzo sia ragionevole. In più è dovere dell’agenzia offrire una corretta consulenza e non sempre il personale è professionale da questo punto di vista. Ad esempio, vi propongono dei pass per l’uso ferroviario interno al paese che volete visitare? Dovrebbero anche dirvi, in base al vostro percorso, se vi conviene oppure no. Certo il pass è comodo anche per non dovervi recare ogni volta all’ufficio per comprare ogni singolo biglietto, perdendo tempo, soprattutto se non si conosce la lingua del luogo. Ma come sempre bisogna valutare i pro e i contro, la differenza di prezzo tra quello che paghereste sommando i singoli biglietti e il costo del pass, per valutare la vera convenienza. Tenete sempre a mente che l’agenzia può fare i suoi interessi e non quelli del cliente. Per quanto riguarda la prenotazione delle camere d’albergo può anche prenotarvi le più care in assoluto, se non desiderate una suite reale per una sola notte, mettetelo bene in chiaro fin dall’inizio, chiedendo la categoria che desiderate e anche il tipo di hotel. Le catene più lussuose sono dotate di tutti i comfort standard, ma mancano di atmosfera e di caratteristiche locali, meglio una pensioncina nel cuore storico della città… Quando siete in agenzia la regola principale è: chiedete, chiedete, chiedete… Pagate per un servizio e avete tutto il diritto di possedere ogni singola informazione, anche sulle varie assicurazioni ed eventuali inadempienze! Sappiate che l’economicità di un viaggio è proporzionata al vostro impegno e al tempo che dovete dedicare alla realizzazione dello stesso… Più delegate, più costerà…
C’è poi il fai da te attraverso internet, che ha i suoi rischi, affidatevi a siti riconosciuti, informatevi (anche su eventuali pericoli insiti al paese che avete scelto di visitare, attraverso i singoli ministeri) e state molto attenti ai dati che dovete fornire. Il lavoro può essere anche lungo, perché non dovete fermarvi alla prima scelta, ma siete chiamati con responsabilità a confrontare i prezzi e mettere sulla bilancia ogni singolo aspetto del viaggio.
Infine, ecco il vero, autentico, spericolato viaggiatore, quello che non prenota nulla, che si reca allo sportello e compra un biglietto (questo vale per la ferrovia, non ancora per i voli, almeno da noi in Europa, ma si potrebbe anche partire in base alle offerte del giorno, perché no?) e poi via. Una volta arrivati, ci si guarda intorno, si annusa un po’ l’aria e si entra in un albergo che piace (dall’esterno) per chiedere se c’è una camera libera… È rischioso, ma si può fare. Io lo faccio regolarmente quando, il più delle volte, viaggio fuori stagione. A Barcellona in gennaio ad esempio sono sicura di non trovare il tutto esaurito, altrimenti la ricerca potrebbe diventare molto pensante se non si ha un sacco a pelo!
La prima domanda che dovete porvi è dunque “che tipo di viaggiatore o turista sono?” Dopo di che: buone vacanze a tutti!