“Sette a Tebe”: da Eschilo a Gabriele Vacis
Mercoledì 26 e giovedì 27 marzo alle ore 20.30, al Teatro di Locarno, va in scena lo spettacolo Sette a Tebe di Gabriele Vacis; una produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, PEM Impresa sociale. Giovedì 27 marzo alle ore 18.00 è previsto un incontro con le attrici e gli attori della compagnia.
È un felice ritorno al Teatro di Locarno, per Gabriele Vacis, regista e drammaturgo tra i più apprezzati della scena contemporanea e i giovani e bravissimi attori, dopo il successo di Antigone e i suoi fratelli della passata edizione, ma è anche una prova importante questa messinscena della mitologia di Tebe e sulla saga della stirpe di Edipo, focalizzata sulla possibilità di rappresentare quel sentimento tragico che sembra disperdersi nella chiacchiera quotidiana del nostro presente. E così nella nuova versione, è la gente di Tebe che assiste e commenta quel che succede, a determinare gli eventi della tragedia: è la folla stessa, la protagonista, un’opinione pubblica che con la sua invadenza onnipresente è capace di volgere in festa, in mercato, ogni evento straordinario, anche i più tragici.
Il copione è costruito incastonando nel testo di Eschilo brani di voci attuali, che portano sulla scena dati tecnici sulle armi in uso nel nostro tempo, ma anche considerazioni storico-culturali sull’immanenza della guerra a ogni latitudine, geografica e cronologica, della nostra civiltà. In un’altalena che oscilla tra le parole di Eschilo e le domande del presente su cosa sia, allora come oggi, la guerra, si attiva un cortocircuito energetico tra antico e contemporaneo, complici molti autori, di epoca e cultura diversa, chiamati in causa: Henri Laborit, Sun Tzu, Franklin J. Schaffner, Bertolt Brecht e, soprattutto, James Hillman che orienta la prospettiva mai retoricamente buonista sul tremendo impasto di amore e di ferocia che ha il nome divino di Ares, e innesca la concentrazione di uno sguardo e la direzione di un pensiero mai scontato sulla terribile vitalità di ogni guerra.
