“Sognando un’isola” di Andrea Pellerani al Festival di Nyon
Dreaming an island, il documentario del giovane regista ticinese Andrea Pellerani, sarà online sul sito di Visions du Réel, in prima mondiale e nella sezione “Compétition nationale”, da venerdì 23 aprile alle 11.00 a lunedì 26 aprile alle 11.00. Si tratta di una produzione Amka Films in coproduzione con RSI, con il sostegno della Repubblica e Canton Ticino, del fondo FilmPlus della Svizzera italiana, di Teleproduktions-Fond e del Percento culturale Migros.
Sinossi
E se tutto si fermasse? Se gli ingranaggi del motore economico si inceppassero definitivamente? L’isola giapponese di Ikeshima è un luogo che pare anticipare i tempi, mostrandoci un possibile futuro. I pochi abitanti rimasti vivono in una scenografia surreale, aggrappandosi con forza ad una normalità che però sembra sfuggir loro. Un viaggio onirico, che ci costringe a pensare al nostro rapporto con il pianeta così come all’isolamento sociale e alla solitudine.
Note del regista
Penso che il rapporto tra essere umano e natura sia la più grande questione in sospeso del nostro secolo. Domandarsi quale sia la nostra posizione in rapporto alla natura e al nostro pianeta è imperativo se si vogliono trovare delle soluzioni che rendano migliore il nostro futuro. Mi preme trasmettere il senso d’angoscia che provo e l’incognita che sta di fronte a molte persone della mia generazione e non solo: siamo destinati a sparire? Possiamo davvero continuare a vivere, consumare e prosperare seguendo questo sistema in eterno? Visitare un luogo abbandonato mi ha sempre fatto pensare a questa ipotesi: un domani in cui forse noi non ci saremo.
Il pensiero alla base di questo film precede di qualche anno la pandemia che stiamo vivendo, ma nonostante ciò vi sono degli aspetti che accomunano le due cose. Le strade vuote, le attività sospese, l’isolamento sociale, i dubbi riguardo al futuro…
Sento questo film come una personale indagine sul rapporto che abbiamo con il nostro pianeta, ma anche sulla modernità e la nostra società.
Ikeshima è la scenografia dei sogni, dei pensieri… un’isola per certi versi immaginaria, di cui scopriamo un passato che svela le pecche del nostro presente, ma anche metafora di un futuro possibile e non auspicabile. Essa è inoltre simbolo della natura che si rifà sull’uomo e testimone della caducità di ciò che creiamo, ma crediamo sia eterno.