“Credo che avere la Terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare”, diceva Andy Warhol. Ma oggi, pare, che molti dell’‘arte’ a noi concessa non importi nulla, forse però nel bel mezzo di una pandemia mondiale è giunto il momento di fermarsi realmente e riflettere sull’importanza delle nostre scelte (e non scelte) per salvaguardare la natura e lottare contro la crisi climatica, fare un ‘Mea culpa’ su tanti disastri e tragedie che potevano essere evitate se ad accompagnare l’uomo ci fosse meno avidità e più sensibilità verso la natura e la vita, non solo quella umana.
Disastri ambientali come quello del petrolio in mare, trasporto di animali in condizioni drammatiche, allevamenti intensivi, inquinamento industriale, scarti gettati in mare, abuso di materiali plastici quotidiani… sono solo alcuni dei problemi che stanno mettendo la Terra in ginocchio. “Ci penseremo più avanti”, dicono in tanti. E invece, no. Il tempo sta scadendo. Ci sono pochi, pochissimi anni per salvare il mondo. È tempo di fermarsi. È tempo di riflettere.
Il WWF lancia un messaggio proprio in questa direzione e lo fa con un evento globale: Earth Hour, ovvero l’Ora della Terra. L’invito (rivolto a ciascun Paese) è quello fermarsi, sabato 27 marzo alle 20.30, lights out, spegnere le luci per un’ora e riflettere sull’importanza delle nostre scelte per la salvaguardia della natura e la lotta alla crisi climatica. È la 13esima edizione, sembra assurdo pensare che dopo così tanti anni ancora sono troppo pochi coloro che realmente si rendono conto che il tempo per salvare la Terra stia scadendo. Il Climate Clock (l’orologio climatico opera degli artisti Gan Golan e Andrew Boyd) di New York ci ricorda quanti anni, giorni, ore e minuti ha l’umanità per poter fare qualcosa prima di una catastrofe climatica irreversibile. In questo momento: 6 anni, 293 giorni, 01:19:00.
Non è un segreto che la nostra vita dipende da quella del Pianeta e questa pandemia insieme alle emergenze ambientali lo ha ricordato all’intera umanità: “Senza me (Terra), tu (uomo) non puoi esistere”. Un Pianeta in salute garantisce tutela alle future generazioni, alle altre specie e contribuisce a combattere il cambiamento climatico, ma la natura non può fare tutto da sola. Oggi più che mai sono fondamentali le scelte di comportamento di ognuno di noi. Per questo, sabato 27 marzo alle ore 20.30 locali, in tutto il mondo scatterà l’Ora della Terra, l’annuale appuntamento proposto da WWF che mobilita tutti, istituzioni, comunità e cittadini, invitandoli a fare un semplice quanto importante gesto: spegnere le luci per un’ora con l’obiettivo di dimostrare un impegno concreto per la salvaguardia del nostro Pianeta. Un gesto simbolico che però non deve iniziare e finire qui, ma che deve essere una continuità verso l’impegno di ciascuno di fare qualcosa per salvaguardare e proteggere la Terra.
La biodiversità globale è vittima di un allarmante declino, che viaggia a una velocità senza precedenti: secondo l’ultimo Living Planet Report del WWF, il 75% della superficie terrestre non coperta da ghiaccio è già stata significativamente alterata e la maggior parte degli oceani è sovrasfruttata. La distruzione e il degrado di foreste, zone umide, praterie, barriere coralline e altri ecosistemi hanno prodotto un calo medio del 68% delle popolazioni di vertebrati in tutto il mondo, a partire dal 1970. La conservazione e il ripristino dei sistemi naturali sono essenziali anche per contrastare il disastro climatico, così come è necessario accelerare le azioni di decarbonizzazione.
Nel 2020, nonostante le gravissime difficoltà derivanti dalle restrizioni adottate da molti Paesi a causa della diffusione della pandemia da Covid-19, sono stati ben 190 i Paesi coinvolti, 2,2 milioni i monumenti, edifici istituzionali e privati che hanno spento le luci, oltre 4,7 miliardi di messaggi diffusi sui social network e sul web attraverso #EarthHour, #connect2earth e gli altri hashtag correlati (#speakupfornature, #oradellaterra). Anche quest’anno saranno innumerevoli le partecipazioni all’iniziativa da parte dei Paesi di tutto il mondo. In Italia, per esempio, i comuni che fino ad oggi hanno confermato la loro adesione all’iniziativa sono circa 40. La formula dello spegnimento di monumenti, palazzi, piazze, strade è confermata (a Roma si spegneranno il Colosseo e San Pietro) a fianco ad altre attività di rilancio dell’evento online. Anche la rete delle Oasi WWF prenderà parte con iniziative locali.
La mobilitazione online per tutti i cittadini comincerà da lunedì 22 sui canali di WWF Italia e WWF YOUng, che proporrà una sfida a chiunque sia in grado di coglierla: ogni giorno verranno raccontate le scelte di comportamento più responsabili per la tutela del Pianeta e tutti saranno invitati a mettere in mostra il loro contributo. In aggiunta, il WWF racconterà le storie di persone nel mondo che hanno scelto di compiere piccoli grandi gesti per la tutela della natura, i nuovi eroi moderni. Inoltre, si prevede la partecipazione delle aziende nel sostegno attivo dell’evento con iniziative locali e private di spegnimento delle luci e coinvolgimento dei dipendenti.
Accanto al WWF Italia quest’anno ci sarà anche RDS 100% Grandi Successi che, come radio partner dell’evento Earth Hour 2021, promuoverà l’iniziativa sui suoi canali dal 22 marzo al 27 marzo. RDS 100% Grandi Successi è da sempre attenta a sostenere con la sua grande visibilità cause sociali ed ecologiche, sensibilizzando i propri ascoltatori su temi importanti come quelli evidenziati dal WWF.
«Il 2021 sarà un anno di massiccia mobilitazione anche a livello istituzionale, con l’appuntamento della 26ima Conferenza delle Parti (COP) sul Clima, l’incontro di tutti gli stati che hanno aderito alla Convenzione Quadro sul Cambiamenti climatico e all’Accordo di Parigi. La COP vera e propria si terrà a Glasgow, in UK, a novembre, ma le fasi iniziali si svolgeranno proprio in Italia (a Milano) con lo Youth Event e la Pre-COP previste a fine settembre e inizio ottobre. L’Italia sarà protagonista internazionale anche per via della sua presidenza al G20: l’incontro dei leader a fine ottobre a Roma dovrebbe favorire decisioni coraggiose da parte della COP di Glasgow», afferma Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia di WWF Italia.
Ovviamente oltre a Earth Hour e il suo invito ai cittadini del mondo di cambiare abitudini e riflettere sulle loro scelte quotidiane per contribuire a proteggere la Terra, si esige anche, e soprattutto, che i responsabili dei Governi facciano il loro lavoro: scelte decisive per eliminare i combustibili fossili dalla propria vita quotidiana, cosa decisiva per determinare i grandi cambiamenti ormai improrogabili, tuttora rallentati da visioni e interessi miopi.
L’augurio di Mariagrazia Midulla è che «ognuno faccia del suo meglio per coinvolgere gli altri e far sentire la propria voce per salvare il Pianeta e garantire un futuro sostenibile a noi e alle altre specie». #EarthHour2021 (Clicca QUI per maggiori informazioni)
MEA