Domani, venerdì 21 febbraio, si terrà a Mantova, a Casa della Beata Osanna Andreasi (Via Frattini 9), la presentazione del nuovo libro di Stefano l’Occaso: Pittura a Mantova nel Quattrocento. L‘evento è organizzato dall’Associazione per i Monumenti Domenicani in Mantova.
Il libro, edito da Il Rio, offre un’analisi della pittura a Mantova nel XV secolo, con un grado di approfondimento mai tentato. Di fianco agli “episodi” principali e meglio noti – le attività del Pisanello e di Andrea Mantegna – si dipana una fitta trama di eventi “minori”, che consentono di ricostruire un vivace ambiente culturale, di contestualizzare i casi più studiati e di proporre una lettura organica della cultura figurativa nella città dei Gonzaga, nella quale operò un esercito di artisti, spesso dimenticati, che hanno dato volto e immagine al marchesato. Lo studio si avvale di ricerche d’archivio, letture formali e iconografiche, interazioni con fonti antiche e moderne, affondi tematici, indagini capillari sull’esistente e sul perduto. Il libro spazia dagli ultimi anni del XIV secolo (quando in città fu attivo Stefano da Verona), attraversa il Tardo-gotico del Pisanello, il Rinascimento di Andrea Mantegna e ci accompagna fino ai primi anni del XVI secolo, quando i coniugi Francesco II Gonzaga e Isabella d’Este si “sfidarono” in una committenza moderna e lungimirante.
Dalla presentazione di Giovanni Agosti: «Il volume sulla pittura del Quattrocento mantovano è una selva di notizie messa a disposizione di tutti e frutto di fatiche di prima mano, tra le filze dell’Archivio di Stato mantovano in primis: ma accanto ci stanno un’esplorazione capillare del territorio, come un tempo era abituale per i funzionari delle Soprintendenze, e una fissazione per la bibliografia sui propri argomenti d’affezione».