Il 4 gennaio prenderà il via la seconda edizione di un festival musicale molto particolare: l’Ice Music Festival sul ghiacciaio del Presena, tra Pontedilegno-Tonale e la Val di Sole.
Il programma prevede 54 concerti a 2600 metri di altitudine abbinati a cene gourmet e notti … glaciali.
Il ghiacciaio del Presena è raggiungibile in cabinovia dal Passo dal Tonale.
Neve, ghiaccio, strumenti musicali e grandi musicisti sono gli ingredienti di questo insolito, magico evento che ha debuttato lo scorso anno e quest’inverno si ripresenta con qualche novità.
Lo spettacolo è fantastico: tre cupole ghiacciate per un teatro-igloo da 300 posti che fino a marzo ospiterà 54 concerti.
Ascoltare musica d’autore a 2600 metri di quota non è cosa di tutti i giorni.
Se poi si aggiunge che gli strumenti sono tutti scolpiti nel ghiaccio si comprende l’originalità di questa iniziativa.
A proporre questa straordinaria esperienza è stato Tim Linhart, artista statunitense che ha costruito materialmente l’igloo e i 16 strumenti musicali. Violini, viole, violoncelli, chitarre, un enorme xilofono e percussioni tutte di ghiaccio, saranno gli elementi dell’orchestra.
Oltre al loro aspetto fiabesco, questi strumenti semitrasparenti hanno una particolare sonorità poiché dal ghiaccio scaturiscono suoni cristallini e limpidi capaci di spaziare tra tonalità acute a suoni profondi e intensi. Le armonie che risuonano nell’arena di ghiaccio sono celestiali. Non per niente quelli del Ice Music Festival vengono definiti “concerti in Paradiso”.
Tim Linhart è originario del New Mexico, ambiente ben lontano dalla neve e dai ghiacciai, eppure ha sempre avuto una passione sfrenata per lo sci e il freddo, tanto che un inverno Tim scambiò con un gestore sciistico delle sculture di ghiaccio per avere uno ski pass. Lavorando a lungo questi materiali, Linhart capì che da essi potevano uscire dei suoni quasi celestiali e fu così che iniziò a creare i suoi strumenti musicali di ghiaccio dando vita all’Ice Music e in 36 anni di attività ha costruito vere e proprie orchestre (16 orchestre da 20 strumenti musicali ognuna).
Per Tim Linhart “Il nostro corpo, il teatro e gli strumenti sono composti di molecole di acqua. ovunque si trovi l’acqua sulla terra troveremo vita, tranne dove l’acqua è congelata. La mia intenzione come artista è di dare vita al ghiaccio, dare forma ai vari strumenti in modo che si sveglino quando le corde vengono strette ed abbiano una voce … la natura temporanea e fragile del ghiaccio ci ricorda il destino che condividiamo con lui che è quello della trasformazione. Questa mortalità subliminale ci avvicina al momento attuale ed enfatizza l’esperienza di Ice Music”.
Il calendario è ricco e prevede ogni settimana fino al 29 marzo due concerti il giovedì e due il sabato.
Si va dalla musica classica alla contemporanea, dal jazz al pop, dal rock alla musica tradizionale.
Non mancheranno brani inediti ideati proprio per gli strumenti glaciali e serate corali.