La programmazione primaverile del Teatro San Materno di Ascona, annunciata questa mattina dalla direttrice Tiziana Arnaboldi, ha come fil rouge Il valore dell’arte che indaga, trasforma, evolve. Sulla scena del Teatro San Materno si presentano artisti internazionali di grande calibro, giovani talenti e un cuoco stellato. Artisti che percorrono cammini diversi, ognuno portatore del proprio linguaggio artistico, ma uniti dallo stesso obiettivo: cercare uno spirito critico con l’urgenza di comprendere le sfumature dell’animo umano.
La programmazione primaverile inizia l’8 marzo con Morphoses. Un bisogno d’astrazione, della compagnia Cie Utilité Publique, con i danzatori Corinne Rochet e Nicholas Petit. Partendo dalle Metamorfosi di Ovidio e attraverso una creazione grafica, il corpo danzante si metterà in relazione alla semplice carta, mettendo in risalto la loro intrinseca fragilità. Morphoses, esplora la tematica della metamorfosi: trasformare, cambiare, fare evolvere e riciclare diventano dei riflessi che prendono posto per sostituire una mancanza.
I coreografi si addentrano liberamente nell’universo fantastico di Ovidio per cercare in cosa le sue metamorfosi possono fare eco alle nostre leggende contemporanee come risorse d’ispirazione: i giganti, il diluvio, Pirra, Dafne, Narciso, Achille. Morphoses si iscrive in un contesto economico, politico e sociale attualmente teso e in crisi. Oggi osserviamo una quotidianità fatta di concessioni e incertezze, una morale indebolita, un clima instabile. Parlare di metamorfosi è pure offrire uno spazio onirico, fuori dal tempo per soddisfare un bisogno di astrazione.
Anche il 22 marzo si parlerà della condizione umana, ma decisamente sotto un altro punto di vista. Sulla scena del San Materno e direttamente dal Teatro Massimo di Palermo si presenta un importante e forte evento: I Traditori. Un’opera-inchiesta scritta da Gery Palazzotto e Salvo Palazzolo per ricordare le stragi di Palermo: quella di Capaci, dove perse la vita Giovanni Falcone e poi, cinquantasette giorni dopo, il 19 luglio, la strage di Via D’Amelio dove perse la vita il giudice Paolo Borsellino. A ben guardare il dato di fatto è che, a distanza di 28 anni, le parole che avrebbero potuto fare luce su quelle stragi ci sono state sottratte. Che è stato messo in atto uno dei più grandi depistaggi della storia giudiziaria italiana. Che il corso della nostra vita democratica è stato sconvolto non solo dalla violenza dei mafiosi ma anche dalle menzogne di chi avrebbe dovuto proteggerci. Chi ci ha tradito?
«L’arte è un interrogatorio pressante sulla reale consistenza del mondo». Parole di Alberto Giacometti che ben riassumono il moto – potremmo quasi dire l’impeto – artistico tanto caro alle mura del Teatro San Materno, officina artistica in stile Bauhaus voluto dalla danzatrice Charlotte Bara. Spirito Bauhaus che sarà al centro, il 25 e 26 aprile, della nuova creazione della Compagnia Tiziana Arnaboldi: Autour du corps – Omaggio al Bauhaus.
Partendo dal palcoscenico del Teatro San Materno, verrà intrapreso un viaggio cosmico, in rapporto dialettico con la terra, in cui tutto ruota attorno ad un corpo vestito da nove cerchi concentrici che pulsa e respira: una gonna particolare, che invita a un viaggio onirico e ipnotico che parla di forme, di corpi, di equilibrio e disequilibrio oltre che di pesantezza e di respiro, allegoria della nostra condizione umana. Accade che possono venirci a cercare immagini aspre o dolci per convertire e rinnovare lo sguardo. Tracce di spirali, cerchi, linee, punti, accompagnate da una rielaborazione della Sagra della Primavera di Stravinsky e da una composizione dal ritmo potente, incalzante.
Nella programmazione primaverile del Teatro San Materno non mancano eventi dedicati ai giovani. Il 5 aprile il giovane artista Tommaso Giacopini residente a Londra presenterà Morbido esistere ora, in collaborazione con Marta Capaccioli e Lisa Ferretti. Insieme si interrogheranno sul ‘qui’ e ‘ora’, partendo dalle domande: Cosa significa vivere al momento presente, in quest’epoca, in questo luogo? Cosa dona valore all’esperienza umana? Che ruolo assume l’effimero in un tempo eterno? Visto il successo dell’anno scorso, dal 26 maggio al 9 giugno, si ripresenterà il laboratorio di ricerca nello spirito del Bauhaus Dialogo tra danza e architettura grazie alla partecipazione di danzatori dai 18 ai 25 anni selezionati e provenienti da tutta Europa.
Il 6 e 7 maggio il Teatro San Materno si trasformerà in un caffè théâtre per vivere momenti unici grazie alla cucina vegetariana dello chef stellato Pietro Leeman accompagnato da due danzatori che nutriranno i loro gesti grazie alla terra fresca che li circonda. Il Bauhaus e la cucina vegetariana: uno spettacolo da vedere e da gustare. Pietro Leemann nasce a Locarno, in Svizzera, nell’estate del 1961. Tra i riconoscimenti ricevuti nel 2000 è insignito del premio Pellegrino Artusi per la qualità e l’originalità della sua cucina e nel 2010 del premio Città di Fabriano. Nel 2015 è Chef Ambassador di ExpoMilano. Nel 2018 riceve il Premio della Fondazione del Centenario della Banca della Svizzera Italiana, come riconoscimento per i grandi meriti maturati in più di trent’anni di professione.
Dal 15 al 17 maggio, in occasione dei 50 anni di Crema in Ticino, si terrà una rassegna dedicata al gioco e allo sport. Nella tre giorni asconese interverranno esperti e ricercatori del settore. All’interno della rassegna, si presentano due spettacoli teatrali: il 15 maggio I destini incrociati di Giorgio e Chang, un monologo di e con Giancarlo Dionisio, la domenica del 17 maggio Gendarmi & ladri, di e con Enrico Ferretti e Faustino Blanchut. Gli attori penetrano nel cuore delle attività fisiche e sportive mostrandone i risvolti comici e denunciandone l’ipocrisia. Spettacoli teatrali per affrontare una riflessione critica tra gioco e sport. Sabato 16 maggio sarà invece interamente dedicato ai bambini e alle famiglie con giochi e danze.
In conclusione, il 13 e 14 giugno, la compagnia Giovani Marchepied di Losanna presenterà la coreografia di Tiziana Arnaboldi, Tra corpo e voce, la cui première si è svolta all’Arsenic di Losanna il 7 febbraio 2020. Corpi che entrano nella forma e nel volume di una spirale per un cammino di esplorazione tra corpi e voci. Assaporare la bellezza di fare “risuonare” per un abbraccio tra realtà e immaginazione”. Lo spettacolo verrà presentato sulla Terrazza del Monte Verità di Ascona e sarà accompagnato dal gruppo vocale “Le vie dei canti”.
Per il programma nel dettaglio vi invitiamo a consultare il sito del Teatro San Materno.