Teatro

Teatro Sociale di Bellinzona: il programma della rassegna «Chi è di scena» 2019-2020

Il Teatro Sociale di Bellinzona ha preso noto il programma della rassegna in abbonamento «Chi è di scena» per la prossima stagione.

Si partirà il 16 ottobre 2019, con replica il giorno successivo, con Madre Courage e i suoi figli di Bertolt Brecht con Maria Paiato, Mauro Marino, Giovanni Ludeno, Andrea Paolotti, Roberto Pappalardo, Anna Rita Vitolo, Tito Vittori, Mario Autore, Ludovica D’Auria e Francesco Del Gaudio, per la regia di Paolo Coletta, che curerà pure la drammaturgia musicale. Si tratta di una produzione della Società per Attori e Fondazione Teatro Metastasio di Prato in collaborazione con Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia.
Si tratta di uno spettacolo visionario, in cui le canzoni di Brecht e la musica di Paul Dessau sono trasformati in una travolgente sequenza di brani dallo stile eclettico, con l’intento di non tradire la forza dirompente che quelle musiche ebbero in epoca espressionista. Al centro di tutta l’azione, Maria Paiato è Anna Fierling detta Courage che, affiancata da dieci attori, in un presente al di là del tempo e dello spazio, attraversa la Storia, oscillando ogni volta tra guerra e pace.

Rassegna «Chi è di scena» 2019-2020 al Teatro Sociale di Bellinzona - Quartet

Rassegna «Chi è di scena» 2019-2020 al Teatro Sociale di Bellinzona – Quartet.

Giovedì 28 e venerdì 29 novembre 2019 sarà invece la volta di Quartet di Ronald Harwood, con Giuseppe Pambieri, Paola Quattrini, Cochi Ponzoni e Erica Blanc, per la regia di Patrick Rossi Gastaldi. La produzione è di Marioletta Bideri & Rosario Coppolino per Bis Tremila e Compagnia Molière srl in collaborazione con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi.
Protagonisti della pièce sono quattro grandi interpreti d’opera. Famosi, energici, irascibili e, insieme, divertenti, vivono ospiti in una casa di riposo. Cosa accade quando a queste vecchie glorie viene offerto di rappresentare per un galà il loro cavallo di battaglia, il noto quartetto del Rigoletto di Giuseppe Verdi «Bella figlia dell’amor»? Tra rivelazioni, confessioni, invenzioni ed il classico coup de théâtre, i quattro troveranno il modo non solo di tornare alle scene, ma di far ascoltare le loro voci, riscoprendosi giovani e gloriosi come un tempo. Un gioco teatrale e drammaturgico capace di far ridere, riflettere e commuovere.

Rassegna «Chi è di scena» 2019-2020 al Teatro Sociale di Bellinzona - La locandiera

Rassegna «Chi è di scena» 2019-2020 al Teatro Sociale di Bellinzona – La locandiera.

Giovedì 12 e venerdì 13 dicembre 2019 andrà in scena il classico di Carlo Goldoni, La locandiera, con Amanda Sandrelli, Alex Cendron, Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti e Lucia Socci. La regia è di Paolo Valerio e Francesco Niccolini, in una produzione Arca Azzurra produzioni – Teatro Stabile di Verona.
Mirandolina è una donna feroce, orfana, abituata a comandare, a difendersi e a lottare. Lotta per portare avanti la locanda dopo la morte del padre, lotta contro quattro uomini in contemporanea, lotta per affermare la forza e la dignità di una donna in un mondo in cui le donne sono solo oggetto di piacere o di disprezzo. Nel feroce mondo che Goldoni dipinge, la locandiera chiude tutte le porte, piega e stira panni, allontana il vero amore, sposa senza sentimenti il suo servo: resta l’indiscussa padrona della sua vita, ma con la testa e il cuore svuotati.

Giovedì 16 e venerdì 17 gennaio 2020 sul palcoscenico del Sociale verrà presentato Riccardo 3 di Francesco Niccolini, una pièce molto liberamente ispirata al Riccardo III di William Shakespeare e ai crimini di Jean-Claude Romand, con Enzo Vetrano, Stefano Randisi e Giovanni Moschella per la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi. La produzione è di Arca Azzurra Produzioni, in collaborazione con Le Tre Corde – Compagnia Vetrano Randisi.
Il testo rilegge in chiave contemporanea un grande classico di Shakespeare, Riccardo III, che viene qui sottratto al medioevo inglese e diventa abitante del presente, dando vita a una messa in scena che non sarà una pura variazione sul tema ma qualcosa di “meno rassicurante”. Uno spazio algido dove tutto è fatto della stessa sostanza degli incubi: le vecchie foto, le incisioni sbiadite e le apparizioni, in cui i “forse” sono più delle certezze e governano la messa in scena, gli scambi di ruoli, le ambiguità dei personaggi.

Rassegna «Chi è di scena» 2019-2020 al Teatro Sociale di Bellinzona - I fratelli Karamazov

Rassegna «Chi è di scena» 2019-2020 al Teatro Sociale di Bellinzona – I fratelli Karamazov.

Martedì 18 e mercoledì 19 febbraio 2020 sarà la volta di un altro classico, I fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij con Glauco Mauri, Roberto Sturno, Paolo Lorimer, Pavel Zelinskiy, Luca Terracciano, Laurence Mazzoni, Giulia Galiani e Alice Giroldini. La regia è affidata a Matteo Tarasco, per una produzione Compagnia Glauco Mauri Roberto Sturno – Fondazione Teatro della Toscana.
Il tema principale dela pièce è lo stesso di cui l’autore ha sofferto consciamente o inconsciamente per tutta la vita: l’esistenza di Dio. La storia ruota attorno ai complessi rapporti della famiglia Karamazov, ma sotto l’apparenza da canovaccio di un romanzo giallo cela il dramma spirituale che scaturisce dal conflitto tra la fede e un mondo senza Dio. Una storia assoluta, spietata, estrema, senza margini di riscatto.

Giovedì 19 e venerdì 20 marzo 2020 il Teatro Sociale ospiterà invece Il giardino dei ciliegi di Anton Pavlovič Čechov, con Arianna Aloi, Andrea Bartolomeo, Leonardo Capuano, Marta Cortellazzo Wiel, Massimiliano Donato, Chiara Michelini, Felice Montervino, Fabio Monti, Massimiliano Poli, Valentina Sperlì, Bruno Stori e Petra Valentini, per la regia di Alessandro Serra. Si tratta di una produzione Sardegna Teatro – Accademia Perduta Romagna Teatri – Teatro Stabile del Veneto – TPE Teatro Piemonte Europa – Printemps des Comediéns (Montpellier), in collaborazione con Compagnia Teatropersona e Triennale Teatro dell’Arte di Milano.
La rappresentazione si apre e si chiude in una stanza speciale, ancora oggi chiamata stanza dei bambini. Tra poco arriveranno i padroni, hanno viaggiato molto, vissuto e dissipato la loro vita. Bambini invecchiati che tornano a casa. Tuttavia il sentimento che pervade l’opera non ha a che fare con la nostalgia o i rimpianti ma con qualcosa di indissolubilmente legato all’infanzia, come certi organi misteriosi che possiedono i bambini e che si atrofizzano in età adulta. L’incombere della scure sul giardino provoca un senso di dolore sconosciuto, un risvegliarsi di quegli organi non ancora del tutto spenti nella loro funzione vitale.

La rassegna «Chi è di scena» si chiuderà martedì 28 e mercoledì 29 aprile 2020 con La bottega del caffè di Carlo Goldoni, con Antonio Ballerio, Massimiliano Zampetti e un cast in via di definizione. La regia è affidata a Igor Horvat, in una produzione LAC Lugano Arte e Cultura.
Igor Horvat è attore dalla lunga e solida esperienza: è stato protagonista fra gli altri di L’anno della valanga, Prossima fermata Bellinzona e Tell, prodotti dal Teatro Sociale Bellinzona. Ora Horvat si misura per la prima volta con una prova registica importante, dove dirige anche gli attori ticinesi Antonio Ballerio e Massimiliano Zampetti. La bottega del caffè è una vicenda dal meccanismo teatrale perfetto, che Goldoni scrisse in toscano, piena di equivoci e travestimenti che arrivano ad avere il sopravvento sui personaggi della commedia. Emanuele Aldrovandi, autore fecondo il cui lavoro è stato riconosciuto da numerosi premi nonostante la giovane età, ne firma l’adattamento drammaturgico.

I nuovi abbonamenti si posssono acquistare da subito presso l’Ufficio Turistico di Bellinzona, mentre i biglietti saranno in vendita dal 21 giugno.

www.teatrosociale.ch

 

 

 

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