Dal primo di giungo sul palco del Teatro Sociale di Bellinzona arriva in scena lo spettacolo di Flavio Stroppini dal titolo C’era una volta la tempesta, dove si mescola l’opera del bardo inglese alle gesta dei pirati Mazzarditi del Lago Maggiore (1400). Un testo originale e divertente, scritto in un farsesco linguaggio simil-shakespeariano, accompagnato da canzoni folk appositamente composte ed eseguite live.
LA TRAMA
I temi de La tempesta, ultima opera di Shakespeare, sono libertà e prigionia, avidità, potere e magia. Sono gli stessi temi che ruotano attorno alla storia dei cinque fratelli Mazzarditi, definiti pirati, che nel 1400 cercarono di costruire una loro repubblica sul Lago Maggiore. I fratelli di Cannobio sono i protagonisti di una delle più grandi ribellioni contro il dominio di un’autorità (alla loro epoca Milano). I Mazzarditi resistettero in un castello (nei pressi di Cannero), su un isolotto nel Lago Maggiore a qualche decina di metri dalla riva. Oggi non mancano le leggende che parlano di echi di catene, urla di guardie e fuochi che illuminano le notti dove una ciurma di pirati sanguinari, capi di una banda di “bravacci” dispotici, tornano a farci rivivere le loro avventure. È così che cercando di raccontare la storia di Prospero, di Miranda, di Antonio, di Trinculo, di Calibano, dello spirito dell’aria Ariel e del cantiniere perennemente ubriaco Stefano -molto simile a lui- un cantastorie si trova “quasi” obbligato a metterle in relazione con quella dei pirati Mazzarditi e alla loro ricerca di libertà, così contemporanea al nostro vivere oggi. In questo modo, simile alla narrazione orale dei vecchi cantastorie, si raccontano i cinque atti de La tempesta mescolati con la storia dei pirati Mazzarditi, così vicini all’opera di Shakespeare da pensare che forse si sia ispirato anche a loro.
C’era una volta la tempesta, di Flavio Stroppini con Matteo Carassini. Light design di Marzio Picchetti, assistenti light design Pietro Maspero e Nicolò Baggio, musiche originali di Matteo Carassini e produzione di Monica De Benedictis. Prodotto da NucleoMeccanico.com, 2020.
INFORMAZIONI
Prenotazioni all’InfoPoint Bellinzona (Piazza Collegiata 12) o telefonicamente allo 091 825 48 18 (non c’è prevendita online). Per maggiori informazioni sulla prevendita e sugli orari visitare: Biglietteria Teatro Sociale di Bellinzona