“The game” di Trickster-p debutta al LAC
Dopo aver esplorato un diverso paradigma del “fare insieme” grazie a Eutopia, che ha debuttato nel marzo 2022 e che è tuttora in tournée, Trickster-p torna a indagare il rapporto tra performance, gioco e società con The game, la cui prima assoluta si terrà giovedì 21 marzo al LAC. Ideato da Trickster-p, compagnia di cui il LAC fin dall’apertura segue e supporta il percorso artistico, e coprodotto da numerosi partner internazionali, The game replicherà fino a giovedì 28 marzo in Teatrostudio. Pensato in un formato che permette l’ingresso di 20 spettatori a replica, è consigliato a un pubblico a partire dagli 11 anni.
The game è un progetto partecipativo e intergenerazionale che non si limita a sostenere posizioni sociali e culturali esistenti, ma apre uno spazio di possibilità in cui sconvolgerle e modificarle, mostrando come giocare significhi (anche) mettere in discussione visioni e prospettive individuali. Un lavoro in cui il gioco diventa una possibile forma artistica. Ogni progetto di Trickster-p è figlio del precedente: The game elabora, negozia e mette in pratica una struttura aperta, nella fattispecie, quella del gioco, a cui la compagnia si è avvicinata durante la pandemia, invitando i partecipanti a intervenire attivamente, rispondendo alle domande che sono scaturite, alle questioni aperte che ci stimolano. Frutto di un processo di creazione che ha coinvolto collaboratrici e collaboratori provenienti da formazioni estremamente eterogenee che spaziano dai game studies alla filosofia, passando per antropologia e sociologia, The game è un lavoro che pone particolare attenzione alla relazione e allo scambio tra i partecipanti e il dispositivo con cui sono chiamati ad interagire. Il campo di gioco è infatti la società contemporanea, e in particolare, il suo rapporto con il denaro e con le dinamiche economiche e di mercato su cui si fonda.
In The game il nucleo artistico ticinese formato da Cristina Galbiati e Ilija Luginbühl, coppia d’arte e nella vita, lavora con Maria De Silva e Yves Regenass con cui condividono la collaborazione artistica, Pietro Polsinelli consulente per il game design, Zeno Gabaglio autore dello spazio sonoro, Martina Mutzner occhio esterno, e lo studio CCRZ che firma l’ideazione grafica, il video e l’allestimento. «Il gioco – ha dichiarato Cristina Galbiati – è strumento per comprendere la complessità esponenziale del mondo e ci invita a pensare e mettere in scena nuove relazioni economiche, politiche e ambientali. In questa sua dimensione anche politica, il momento del gioco va così a recuperare l’accezione più antica del teatro stesso: gli elementi del rito e della condivisione vengono rimessi al centro in un’occasione di esperienza collettiva, spazio privilegiato di osservazione e confronto».
The game andrà in scena al LAC dal 21 al 28 marzo: Lu-Sa, ore 18.00 e 20.30; Do, ore 14.00 e 18.00. Gli ultimi posti disponibili si possono acquistare sul sito luganolac.ch. Dopo il debutto a Lugano The game replica nelle seguenti città: Milano, Casa degli artisti, nell’ambito di FOG Triennale Milano Performing Arts, dal 3 al 7 aprile; Coira, Theater Chur, dal 29 al 21 maggio; Bassano del Grappa, Opera Estate Festival, dal 22 al 25 agosto; Gradisca d’Isonzo, Invisible Cities, dal 7 all’ 8 settembre; Birsfelden, ROXY Birsfelden, dal 27 al 30 novembre; Zurigo, Theater Stadelhofen, dal 23 al 26 gennaio 2025; Zugo, Theater Casino, dal 29 gennaio al 2 febbraio 2025; Schaan, TAK Theater Liechtenstein, dal 30 maggio al 6 giugno 2025.